Concetti Chiave
- Il Decadentismo e l'Estetismo si sviluppano come reazione al positivismo, evocando un senso di declino e fine secolo, il "fin de siècle".
- Il Decadentismo viene illustrato in opere come "Languore" di Verlaine, che riflette l'atmosfera indolente e decadente dell'epoca.
- L'Estetismo celebra la bellezza e l'arte come valori supremi, incarnati da figure come il dandy e lo snob, che si oppongono alla cultura volgare.
- Oscar Wilde e Huysmans sono figure chiave dell'Estetismo, promuovendo uno stile di vita che enfatizza l'artificio e l'allontanamento dalla natura.
- L'attrazione per l'eros perverso è un tema dominante, con la figura della donna fatale, come Salomè, che incarna seduzione e distruzione.
Reazione al Positivismo
Il primato della scienza venne sormontato a fine secolo da alcune reazione opposte alla corrente positivista, sviluppate da due direttrici principali: Estetismo e Spiritualismo, spesso collegate al Decadentismo. L’umanità stava precipitando in barbarie, come se fossero entrate in una fase irreversibile di decadenza, quindi di essere vicini alla fine ed infatti l’espressione “fin de siècle” fa riferimento a questo sentimento di fine. Nel poema “Édel” di Paul Bourget, viene definito l’eroe decadente, di un uomo nato sul “finire di una razza” che prova ad affogare nei piacere la sensazione di noia struggente. Ma emblema decadente è “Languore” di Verlaine, in cui viene descritta l’atmosfera indolente che si respirava a fine secolo, inserendola nel clima della caduta dell’Impero Romano, scontrato contro le popolazioni barbare. A Parigi, particolarmente, nacquero le prime riviste decadenti come “Lutèce” o “Le Decadent” di Anatole Baju, il quale inquadrava l’uomo moderno sotto la specie del balsé, ossia del borghese annoiato che ha già sperimentato la vita e ora non ha più fede in nulla, ma al contempo rimane indifferente.
Estetismo e Decadentismo
L’Estetismo può essere considerato il culto idolatrico della bellezza, opponendosi alla cultura volgare ed ignorante del tempo, e vivevano seguendo il motto “art for art’s sake” e infatti diversi esteti erano collezionisti e si circondavano di opere d’arte. Questa élite era dominata dalle figure dello snob e del dandy, il primo si riferisce a chiunque cerchi l’originalità a tutti i costi e si senta disgustato di fronte alle cose dozzinali. Il francese Huysmans intitolò il suo romanzo “Controcorrente”, che propose l’estetismo come una stile di vita: dalli gusti, alle abitudini, dal modo di vestire, al modo di ragionare per distinguersi dal gregge come principio obbligatorio. Il dandy si contraddistingue per la sua cura delle apparenze e dell’artificio, figura per eccellenza è Oscar Wilde, ma anche il protagonista di “Controcorrente”, ossia il duca Des Esseintes, si presenta come un buon esempio: secondo lui una civiltà si contraddistingue se si allontana dalla natura e crea un mondo artificiale. Il principio di poter trasformare ogni cosa in arte viene descritto da Walter Pater in “Mario l’epicureo”, l’arte per lui deve sconfinare nella vita, in Italia il massimo esponente fu Gabriele d’Annunzio soprattutto in “Il piacere”. Si rovesciano quindi i presupposti romantico-risorgimentali, in cui l’arte era al servizio degli ideali patriotici, trasformandosi in autonoma.
Attrazione per l'Eros Perverso
Un’altra caratteristica del tempo era l’attrazione fatale per le forme più perverse e crudeli dell’eros, sfociata poi nel culto della donna fatale, come reincarnazione di Salomè dei Vangeli, capace di ammaliare con i suoi modi diabolici e lascivi l’uomo, risucchiando tutte le sue energie vitali. Viene infatti definita da d’Annunzio “la Nemica”.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali reazioni al Positivismo alla fine del secolo?
- Come si caratterizza l'Estetismo e chi ne furono i principali esponenti?
- Qual è il ruolo del dandy nell'Estetismo?
- Cosa rappresenta l'attrazione per l'Eros perverso nel contesto del Decadentismo?
Le principali reazioni al Positivismo furono l'Estetismo e lo Spiritualismo, spesso collegati al Decadentismo, che rappresentavano una risposta alla percezione di decadenza e barbarie dell'umanità.
L'Estetismo si caratterizza come il culto della bellezza e dell'arte per l'arte stessa, opponendosi alla cultura volgare. Tra i principali esponenti vi furono Oscar Wilde e Gabriele d'Annunzio.
Il dandy, figura centrale nell'Estetismo, si distingue per la cura delle apparenze e dell'artificio, rappresentando un ideale di vita che si allontana dalla natura per creare un mondo artificiale.
L'attrazione per l'Eros perverso rappresenta un fascino per le forme più crudeli dell'eros, culminando nel culto della donna fatale, vista come una figura ammaliante e distruttiva.