Concetti Chiave
- Il Decadentismo nasce a Parigi come movimento letterario e si espande in Europa con diverse varianti, opponendosi al positivismo.
- Gli autori decadenti rifiutano il positivismo, esplorando l'irrazionalità e l'ignoto per comprendere la realtà.
- L'Estetismo, teorizzato da Walter Peter, promuove l'arte fine a se stessa, con Oscar Wilde come poeta di riferimento.
- Il Superomismo, derivato da Nietzsche, è reinterpretato da Gabriele D'Annunzio, che si vede come un superuomo.
- Il Simbolismo e il Panismo cercano, rispettivamente, di evocare l'ignoto e di fondere l'io con la natura attraverso la poesia.
Indice
Origini e diffusione del Decadentismo
Il termine decadentismo, indicava originariamente un movimento letterario preciso e definito, nato a Parigi e diffuso dalla stampa. Ben presto il movimento a causa delle varie dissonanze sorte al suo interno, diventerà molto più vasto, abbracciando l’Europa sotto altri nomi con profonde contraddizioni.
Rifiuto del Positivismo e culto del bello
Alla base dell’uomo decadente vi è il radicale rifiuto al positivismo che proponeva di guardare la realtà come un complesso registro di regole fisiche e matematiche. Il decadente ritiene che per fare luce sulla scienza bisogna in primo luogo ammettere l’esistenza dell’irrazionalità e dell’ignoto, poiché solo tuffandosi in esso si può estrapolare la realtà. Il tema principale del Decadentismo è il senso del disfacimento della civiltà che viene tradotta in una letteratura raffinata e aulica, con maggiori risultati di quella classica. Il culto del bello è la parla d’ordine dell’uomo decadente che darà vita al panismo, all'estetismo, al superomismo, al simbolismo e vitalismo.
Estetismo e Superomismo
Estetismo: il suo teorizzatore è Walter Peter, in Inghilterra, e il suo poeta d’esordio è Oscar Wilde. Con il suo motto art for art’s sake (l’arte fine a se stessa), l’esteta va alla ricerca del vivere inimitabile per poi rappresentarlo nelle opere. In altre parole, unico obiettivo dell’esteta è rendere la propria vita un’opera d’arte, spendendola nella continua ricerca del bello assoluto.
Superomismo: nasce con il filosofo Nietzsche il quale sosteneva che l’uomo del suo tempo aveva distrutto e ridicolizzato i valori che l’uomo antico aveva coltivato. Il superuomo doveva andare oltre alla morte di Dio (quindi oltre al crollo dei valori) e prendere coscienza del suo stesso sbaglio. Il poeta Gabriele D’Annunzio rielaborò la teoria del filosofo secondo il suo bisogno di uomo esteta, indicando se stesso come superuomo, colui che riesce ad elevarsi sopra gli altri uomini rendendo la sua vita inimitabile.
Simbolismo e Panismo
Simbolismo: il movimento nato dalla teoria di Baudelaire, andava alla ricerca della sregolatezza dei sensi, al linguaggio che rievocava l’ignoto e l’ineffabile. La poesia era fonte di allusioni all'oscurità e ai limiti dell’insopprimibile
Panismo: è la concezione panteistica del divino, in cui l’io si mette in secondo piano e si immerge nella natura, lasciando spazio alla figura del poeta, l’unico capace di interpretarla e di coglierne l’essenza.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e la diffusione del Decadentismo?
- Qual è il rapporto tra Decadentismo e Positivismo?
- Chi sono i principali esponenti dell'Estetismo e del Superomismo?
Il Decadentismo è nato a Parigi come un movimento letterario preciso e definito, ma si è rapidamente diffuso in tutta Europa sotto vari nomi, nonostante le dissonanze interne.
Il Decadentismo rifiuta il Positivismo, che vede la realtà come un insieme di regole fisiche e matematiche, e promuove l'esplorazione dell'irrazionalità e dell'ignoto per comprendere la realtà.
Walter Peter e Oscar Wilde sono figure chiave dell'Estetismo, mentre Nietzsche e Gabriele D'Annunzio sono associati al Superomismo, con D'Annunzio che si identifica come superuomo.