Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • "Il Gattopardo" è diviso in sette parti, con date che non limitano il tempo narrativo, permettendo intrecci tra passato, presente e futuro.
  • La parte finale del romanzo è la più tragica, descrivendo la decadenza dei Salina e l'ironia dello scrittore nel rappresentare il clero che frequenta il palazzo.
  • Concetta Salina, protagonista dell'ultima parte, vive una vita di sofferenza e rimpianto, custodendo ricordi e reliquie che si rivelano false.
  • La visita di Angelica, vedova di Tancredi, evidenzia il cambiamento sociale, con Concetta che affronta il crollo delle sue certezze e della sua casata.
  • Il gesto finale di Concetta, che getta dalla finestra il cane imbalsamato, simboleggia la fine del mondo aristocratico dei Salina, in un ciclo narrativo che si chiude.

Indice

  1. Struttura e Tematiche del Romanzo
  2. Tragedia e Dignità del Principe
  3. Le Figlie di Casa Salina
  4. Ispezione e Tradizioni Religiose
  5. Declino e Memorie di Concetta
  6. Visita di Angelica e Ricordi
  7. Simbolismo e Fine di un'Era

Struttura e Tematiche del Romanzo

Il gattopardo” non è diviso in capitoli, come tradizionalmente avviene in tutti i romanzi. Esso è diviso in sette parti e ognuna di esse, all’inizio, porta una data. Tuttavia, il contenuto di ciascuna parte può spaziare in un tempo ben più vasto rispetto a quanto indicato: i fatti descritti sia presenti che passati, ma a volte anche futuri, si intrecciano di continuo.

Tragedia e Dignità del Principe

La parte settima è la più tragica del romanzo, ancora più tragica della sesta, nonostante quest’ultima descriva la morte del Principe Fabrizio Salina in un albergo di Palermo.

Infatti, nonostante la rovina della classe sociale a cui apparteneva, aveva saputo conservare la sua levatura morale e la sua dignità e tutti nutrivano verso di lui un sentimento di rispetto, misto ad un certo timore.

Le Figlie di Casa Salina

Le protagoniste dell’ultima parte sono le tre figlie nubili di casa Salina, Angelica, ormai rimasta vedova di Tancredi e tutta una serie di prelati che si recano nel palazzo nobiliare. Il principe Fabrizio, aveva avuto sette figli, ma nel romanzo viene descritta solo l’evoluzione della personalità di Concetta: accenno all’amore per Tancredi, sviluppo del sentimento di gelosia per Angelica, rifiuto di sposarsi con Cavriaghi ed infine il suo rinchiudersi nel vecchio palazzo di famiglia con il ruolo di custode di una grandezza ormai svanita. La sua vita non è stata altro che un susseguirsi di sofferenze, forse perché non è stata mai capace di prendere i fatti con leggerezza e a volte con ironia come invece era spesso solito fare il padre. Tale ironia è presente anche nello scrittore, fra l’altro erede del principe Fabrizio, quando per farci capire che il palazzo era frequentato dal clero, fa riferimento al numero dei cappelli di prete, lasciati sulle sedie dell’anticamera, il cui colore indicava il grado più o meno elevato.

Ispezione e Tradizioni Religiose

Nel maggio 1910 il Vicario Generale dell’Archidiocesi si era recato al palazzo per preparare un’ispezione agli oratori privati presenti nella diocesi competenza al fine di verificarne la conformità dell’arredamento, l’autenticità delle reliquie presenti e soprattutto i meriti delle persone autorizzate a far celebrare le cerimonie religiose nelle cappelle. A proposito dei Salina erano giunte alle orecchie dell’autorità religiosa delle spiacevoli dicerie a proposito di un’immagine venerata nella cappella e dell’autenticità delle reliquie qui venerate.

La riunione preliminare avviene in un salotto della villa e vi partecipano il Vicario, la signorina Concetta, la signorina Carolina, il gesuita, padre Corti, e la terza sorella, Caterina, immobilizzata su di una sedia a rotelle. A Concetta, pur non essendo la maggiore delle tre, nessuno aveva mai pensato a contestare il ruolo di padrona di casa che trovava una conferma nell’aspetto fisico autoritario. Dopo la spiegazione dello scopo della visita, che suscitò una certa contrarietà, soprattutto in Carolina che vedeva nell’ispezione vescovile una messa in dubbio delle tradizioni morali e religiose della casta, i presenti si spostarono nella cappella. Il prelato fu attratto dal quadro collocato sopra l’altare che rappresentava una sedicente Maria Vergine, senza i simboli che la tradizione le ha sempre attribuito. Anche se Caterina e Carolina ne tessono le lodi, sottolineando che in parecchi casi la tela ha fatto dei miracoli, il prelato si mantiene distaccato, affermando soltanto che si tratta di una bella pittura e che va trattata con riguarda.

Declino e Memorie di Concetta

Poi esso volse l’attenzione verso le settantaquattro reliquie, mostrando, però, più interesse per la preziosità delle cornici. Da un colloquio del prelato col cappellano, sulla via di ritorno, si capisce che l’esito della verifica non è stato positivo soprattutto per la presenza sull’altare di un dipinto profano. Dopo l’incontro ogni sorella si ritira e questa è l’occasione per descrivere la camera di Concetta, piena di cianfrusaglie inutili, di mobili intarsiati e di acquarelli appesi al muro, tutte cose di cui la donna si considerava la custode e che lo scrittore definisce “memorie mummificate”. Fra tutte, risalta la presenza di un cane imbalsamato, morte quarantacinque anni prima, ricettacolo di ragnatele e di sporcizia varia da cui, però Concetta non si voleva distaccare, poiché l’oggetto era troppo legato al passato. Ma il mondo sta crollando intorno a concetta: quasi tutte le reliquie, collezionate in tanti anni, sono false, il quadro sull’altare deve essere sostituito e la cappella necessita di una nuova consacrazione. Inoltre, teme che d’ora in poi la stima della Chiesa venga a mancare nei confronti dei Salina.

Visita di Angelica e Ricordi

Successivamente, si ha la visita di Angelica, vedova di Tancredi da tre anni, dopo quaranta anni di vita in comune. La donna si era ben inserita nella nuova società che aveva preso il posto della vecchia aristocrazia siciliana. Leggeva i romanzi in voga nel tempo, aveva da tempo cancellato le tracce dell’accento e delle modalità di vita dei Salina, frequentava gli ambienti liberali a tal punto da far parte del gruppo organizzatore del cinquantenario della Spedizione dei Mille. Fra l’altro essa informa Concetta che ospiterà a villa Falconeri il senatore Tassoni, un ricco borghese, emerso con il commercio di filati. La conversazione fra il senatore, che in gioventù era stato amico di Tancredi, Angelica e Concetta, risuscita in quest’ultima i vecchi ricordi e facendo riapparire le cicatrici. Tassoni, alla fine, le fa capire che avrebbe potuto vivere il suo amore per il giovane a cui aveva rinunciato. Come segno di disperazione e simbolo della fine della casata dei Principi di Salina (ma anche di tutto un mondo), essa getta dalla finestra Bendico, il cane del padre, imbalsamato.

Simbolismo e Fine di un'Era

Quando le spoglie dell’animale finiscono nelle immondizie, si compie l’atto finale: “si sarebbe potuto vedere danzare nell’aria un quadrupede dai lunghi baffi e l’anteriore destro alzato sembrava imprecare”: la posizione è la stessa del gattopardo raffigurato sullo stemma nobiliare dei Salina.

Da notare che, il cane appare già all’inizio del romanzo quando i Salina stanno recitando il rosario.: in questo senso si potrebbe parlare di circolarità di simboli.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura del romanzo "Il gattopardo"?
  2. Il romanzo "Il gattopardo" è diviso in sette parti, ognuna con una data all'inizio, ma i contenuti spaziano in un tempo più ampio, intrecciando eventi passati, presenti e futuri.

  3. Qual è il tema principale della parte settima del romanzo?
  4. La parte settima è la più tragica del romanzo, descrivendo la dignità e il rispetto che il Principe Fabrizio Salina ha mantenuto nonostante la rovina della sua classe sociale.

  5. Come viene descritta l'evoluzione di Concetta nel romanzo?
  6. Concetta è descritta come una donna che ha vissuto una vita di sofferenze, incapace di affrontare i fatti con leggerezza, e che si è rinchiusa nel vecchio palazzo di famiglia come custode di una grandezza svanita.

  7. Quali sono le preoccupazioni del Vicario Generale durante l'ispezione al palazzo Salina?
  8. Il Vicario Generale è preoccupato per l'autenticità delle reliquie e l'immagine venerata nella cappella, che non rispetta i simboli tradizionali, e mostra più interesse per la preziosità delle cornici delle reliquie.

  9. Qual è il significato simbolico del cane imbalsamato di Concetta?
  10. Il cane imbalsamato rappresenta il legame di Concetta con il passato e, quando viene gettato dalla finestra, simboleggia la fine della casata dei Principi di Salina e di un'intera era.

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