Concetti Chiave
- Il tema dell'amore è centrale e complesso, includendo relazioni coniugali, tradimenti, interessi economici e amori non corrisposti.
- La morte attraversa tutto il romanzo, simboleggiando sia la fine fisica che il decadimento di un'intera classe sociale.
- La grandezza e la decadenza sono rappresentate dal principe Salina, che osserva impotente il declino della sua nobiltà e della tradizione.
- Il romanzo esplora la transizione e le tensioni tra valori aristocratici e nuove ambizioni borghesi, incarnate nei personaggi come Tancredi e Angelica.
- Il contesto storico-politico è critico, con la Sicilia e l'aristocrazia che affrontano cambiamenti significativi e la perdita del supporto tradizionale, come quello della Chiesa.
Indice
Temi Principali del Romanzo
Ne “Il Gattopardo” sono numerosi i temi che si sviluppano lungo tutto il romanzo fra cui l’amore, la morte, la grandezza e la decadenza di una classe sociale.
Amore e Tradimento
L’amore è una tematica di rilievo, presente dall’inizio alla fine con il rapporto fra il principe Fabrizio di Salina e Maria Stella fino a Tancredi con Angelica, passando attraverso altri amori secondari e di poco conto.
L’amore può essere profondo, ma a volte legato anche al tradimento. Può essere un amore che ferisce e malsano come l’incesto o l’amore non ricambiato (cfr. il sentimento che Concetta prova per Tancredi). Infine, spesso, l’amore genera rivalità e rimpianto (cfr. Concetta nelle ultime pagine del romanzo).Famiglia e Relazioni
Il principe Salinas è il marito della principessa Maria Stella, una donna tanto isterica quanto bigotta. Con essa, egli ha sette figli: tre maschi (Paolo, Francesco Paolo e Giovanni) e quattro femmine (Chiara, Caterina, Carolina e Concetta. Il figlio preferito è Giovanni che però ha preferito lasciare l’ambiente atavico e andarsene a Londra, in cerca di fortuna. Sembra fiero della propria famiglia ed infatti non esita a dichiarare di avere una “bella famiglia”. Sembra anche soffrire per la partenza di Giovanni, ma si ha l’impressione che egli abbia compensato tale sofferenza nel diventare tutore di Tancredi il nipote, figlio di una sorella, rimasto orfano di padre dopo che quest’ultimo ha dilapidato tutti i beni della casata Falconieri. Don Fabrizio si occupa di lui fin dall’età di 14 anni e lo preferisce perfino al figlio Paolo che non esista a rimproverare severamente, pur in presenza di lievi mancanze. Per quanto riguarda le figlie, la sua preferita è Concetta che ammira per il suo carattere dolce e per la sua remissività. Nonostante tutto ciò, don Fabrizio non esita a tradire Maria Stella che a volte lascia dopo il pasto per raggiungere Mariannina, una prostituta palermitana, con la quale ha delle frequenti relazioni sessuali.
Interesse e Matrimonio
L’amore è anche interesse e tornaconto; infatti, Tancredi più che innamorarsi di Angelica per la sua straordinaria bellezza lo fa solo perché attirato dalla ricca dote fornita da don Calogero; d’altra parte, Angelica cede a Tancredi, soprattutto con l’obbiettivo di entrare a far parte della classe nobiliare e tradisce volentieri il marito, quando quest’ultimo è impegnato nella vita politica e quindi lontano dalla Sicilia. Se don Fabrizio accorda il proprio consenso al matrimonio dei due giovani è per interesse: vede in esso un mezzo per trovare una soluzione al suo amore malsano per la ragazza.
Morte e Vecchiaia
Il tema della morte è presente ovunque nel romanzo: non è un caso se il libro si apre con il ritrovamento di un soldato moto nel giardino dei Salina e termina, con l’immagine dei Bendico, il cane morto 45 anni prima e conservato impagliato L’elemento che possiamo definire scatenante è proprio il cadavere del soldato e il romanzo finisce anche con la morte del principe Fabrizio, nella penultima parte. Il protagonista percepisce continuamente un senso di vecchiaia. Di fronte alla fine dei propri giorni (simbolo anche della fine del mondo aristocratico), si fa strada l’opportunismo, cioè la nascita di una nuova generazione che, pur rappresentando la modernità, perde tutta una ricchezza culturale. Il motivo della morte, manifesta due aspetti contrastanti; la morte fisica è presentata sempre come qualcosa di disgustoso (il cadavere del soldato, gli agnellini dal corpo squarciato che due contadini portano al Principe, le carogne di animali e umane rinvenute nel pozzo di Rampizieri, ecc.); all’opposto, la morte come condizione al di là della vita, è immaginata come qualcosa di puro, di sereno e di perfetto. Basta ricordare tutte le volte in cui il principe Salina contempla le stelle che lo fanno pensare alla quiete della morte.
Decadenza e Modernità
Il principe Salina incarna la grandezza e l’intelligenza di un mondo sostanzialmente mediocre e diventa il testimone della relativa decadenza. Egli osserva, impotente e rassegnato, la degenerazione della gioventù appartenente alla sua classe sociale, contro la quale è incapace di reagire. Egli stesso è combattuto fra il rigore scientifico della sua passione, l’astronomia, e l’aspetto dissoluto e libertino della propria natura. Incarna i valori e l’etica aristocratica: contrariamente a Don Calogero, disprezza il denaro, prova una grande passione per la conoscenza e rispetta la tradizione in ogni minimo dettaglio. Non ha ambizioni, al contrario di Tancredi. A poco a poco, assistiamo alla decadenza della famiglia con le idee liberali di Tancredi, con il matrimonio di quest’ultimo con una ragazza proveniente da una famiglia di arricchiti e non certo di origine nobile. Il destino riservato a Concetta, divenuta custode di inutili e polverose memorie di famiglia, è il simbolo del crollo dell’etichetta di questa nobiltà. Anche l’episodio delle reliquie riconosciute, per la maggior parte false dal Cardinale di Palermo ha un significato: viene a mancare il tradizionale appoggio della Chiesa agli aristocratici. I fasti della nobiltà siciliana sono evocati e descritti nelle pagine riservate al ballo nella villa dei Pontaleone, visti in opposizione alle condizioni di vita molto difficili dei contadini, evocate durante il ritorno nel paese di origine di don Pirrone, il confessore gesuita di casa Salina. Parallelamente alla decadenza e al crollo della famiglia nobile, assistiamo anche alla decadenza politica e sociale della Sicilia. All’inizio del romanzo, il re Ferdinando II è descritto come un re fantoccio e mediocre, che alterna l’italiano al dialetto, a seconda del messaggio che vuole trasmettere. Alla decadenza politica fa seguito la decadenza morale: Tancredi si sposa per entrare in possesso di una dote che alimenterà le sue ambizioni politiche, mentre Angelica si sposa per entrare a far parte della nobiltà. Soltanto Concetta non si presterà a compromessi, ma perderà ogni cosa.
Domande da interrogazione
- Quali sono i temi principali trattati nel romanzo "Il Gattopardo"?
- Come viene rappresentato l'amore nel romanzo?
- Qual è il ruolo della famiglia nel romanzo?
- In che modo il romanzo affronta il tema della morte?
- Come viene descritta la decadenza nel romanzo?
I temi principali includono amore e tradimento, famiglia e relazioni, interesse e matrimonio, morte e vecchiaia, e decadenza e modernità.
L'amore è rappresentato come un sentimento complesso che può essere profondo ma anche legato al tradimento, come nel caso di Tancredi e Angelica, e può generare rivalità e rimpianto, come per Concetta.
La famiglia è centrale, con il principe Salina che si occupa dei suoi figli e del nipote Tancredi, mostrando preferenze e sofferenze, e tradendo la moglie Maria Stella.
La morte è un tema ricorrente, presente dall'inizio alla fine del romanzo, simbolizzando la fine di un'epoca e la decadenza della classe aristocratica.
La decadenza è descritta attraverso la degenerazione della gioventù aristocratica, la perdita di valori tradizionali, e il crollo politico e sociale della Sicilia, simboleggiato dal matrimonio di Tancredi e Angelica e dalla figura di Concetta.