chiara.mond
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Concetti Chiave

  • Il Verismo italiano, sviluppatosi nella seconda metà dell'800, si concentra sulle condizioni di miseria dei contadini e pescatori, con un tono più pessimista rispetto al Naturalismo francese.
  • Giovanni Verga, principale esponente del Verismo, ha descritto la Sicilia e la lotta per la sopravvivenza di persone umili attraverso romanzi e novelle.
  • Le opere di Verga, come "I Malavoglia", sono caratterizzate da un'esplorazione profonda del destino tragico e ineluttabile dei protagonisti.
  • "I Malavoglia" narra la storia della famiglia Toscano, che affronta disgrazie e povertà tentando di mantenere la propria dignità e tradizioni.
  • Il romanzo evidenzia il contrasto tra i valori familiari tradizionali e la ricerca di un riscatto sociale, spesso finendo in tragedia.

Indice

  1. Crisi del Romanticismo e nascita del Realismo
  2. Naturalismo e Verismo: differenze e similitudini
  3. Giovanni Verga e il Verismo italiano
  4. I Malavoglia: trama e personaggi principali
  5. Le disgrazie della famiglia Malavoglia

Crisi del Romanticismo e nascita del Realismo

Siamo nel periodo della seconda metà dell’800 in cui si assiste ad una forte crisi del Romanticismo in tutta Europa.

Si afferma invece un grande interesse della narrativa a rappresentare la realtà quotidiana sia in ambito politico che sociale: il “Realismo”.

Naturalismo e Verismo: differenze e similitudini

In Francia viene invece chiamato “Naturalismo”, dove si afferma un romanzo sociale che parla della realtà borghese.

Gli autori più rappresentativi sono: Honoré de Balzac, Zola e Flaubert.

Gli obiettivi di questi scrittori naturalisti erano:

•Osservare in modo dettagliato la realtà e descriverla in modo oggettivo;

•Far parlare i personaggi così come realmente si esprimono;

•Adottare come genere letterario il romanzo o i cicli di romanzi.

In Italia, invece, viene chiamato “Verismo” ed ha altre particolari caratteristiche:

•Concentra l’attenzione sulle campagne e sulla situazione di miseria dei contadini e dei pescatori in un ambiente prevalentemente agricolo; questo dipende anche dal fatto che il Sud Italia non era ancora industrializzato ma fortemente arretrato;

•A differenza del Naturalismo francese, ha un carattere estremamente pessimistico. Infatti gli scrittori veristi presentano, con un atteggiamento di rassegnata accettazione, le condizioni della gente povera e non vi è possibile alcuna speranza di miglioramento;

•Non si esprime soltanto attraverso il romanzo ma si utilizza anche la forma più breve della novella;

Giovanni Verga e il Verismo italiano

Il Verismo italiano ebbe come suo maggiore rappresentante lo scrittore siciliano Giovanni Verga.

Egli nacque a Vizzini (CT) nel 1840. Abbandonò l’Università per dedicarsi alla scrittura. A Firenze pubblicò due romanzi: Una Peccatrice e Storia di una Capinera.

A Milano incontrò Luigi Capuana che gli fece scoprire il Verismo a cui aderì. La sua prima opera verista fu la novella Nedda.

Sempre a Milano furono pubblicati i suoi romanzi veristi: I Malavoglia, Mastro don Gesualdo e La duchessa di Leyra. Trasferitosi di nuovo a Catania, Verga negli ultimi anni della sua vita si dedicò alla scrittura teatrale. Lì morì nel 1922.

L’opera di Verga è quasi totalmente ambientata in Sicilia ed ha come protagonisti persone umili, esaminate ed osservate nella loro drammatica miseria e nella loro tragica lotta per la sopravvivenza.

Gli umili sono da Verga raccontati come si presentavano nella realtà siciliana del suo tempo: pastori, pescatori, contadini.

Sono persone semplici, schiacciate da un eterno destino di dolore e di sofferenza.

Il progresso non li può risollevare dalla loro sorte perché essi sono destinati ad arrendersi.

Attraverso novelle e romanzi, Verga rappresenta i problemi sociali della Sicilia.

Inoltre, racconta con apparente distacco, il tentativo di risollevarsi dalle condizioni di miseria dei suoi personaggi le cui vicende hanno però, sempre, un esito estremamente drammatico perché per loro non c’è possibilità di riscatto.

I Malavoglia: trama e personaggi principali

Il romanzo del 1881, ambientato negli anni successivi alla proclamazione del Regno d’Italia, narra le vicende della famiglia Toscano, detta “I Malavoglia”, che abita da generazioni ad Aci Trezza, nei pressi di Catania, in Sicilia.

Il nucleo familiare era composto da Padron ‘Ntoni, il nonno; poi suo figlio Bastiano detto “Bastianazzo”, perché grande e grosso; poi veniva la moglie Maruzza, detta “la Longa”, una piccina che badava a tessere ed a far da magiare; infine i nipoti, in ordine di anzianità: ‘Ntoni, il maggiore, un bighellone di vent’anni, che si buscava ancora qualche scappellotto dal nonno; Luca, “che aveva più giudizio del grande” ripeteva il nonno; Mena (Filomena) soprannominata “Sant’Agata”, protettrice delle tessitrici, perché stava sempre al telaio; Alessi (Alessio) un moccioso tutto suo nonno e Lia (Rosalia).

Le disgrazie della famiglia Malavoglia

Le uniche ricchezze della famiglia sono la Casa del Nespolo, da loro abitata e la barca chiamata “Provvidenza”. Le disgrazie dei Malavoglia cominciano con la partenza del servizio militare di ‘Ntoni che fa mancare due robuste braccia per il lavoro con la Provvidenza. Per colmare le difficoltà economiche, Padron ‘Ntoni acquista a credito un carico di lupini che, mediante l’imbarcazione, deve trasportare a destinazione. Ma a causa di una violenta tempesta, la “Provvidenza” fa naufragio, il carico di lupini va perduto e Bastianazzo muore.

La famiglia Malavoglia è sconvolta dal dolore ma non si rassegna e per far fronte al debito dei lupini decide di lavorare per Padron Cipolla. Dopo il rientro di ‘Ntoni dal servizio militare, è Luca a partire, ma morirà. La famiglia è di nuovo in ginocchio ed a causa dei debiti perde la Casa del Nespolo ed è costretta a vendere la barca “Provvidenza”, appena riparata.

A far soffrire ancora di più il vecchio Padron ‘Ntoni è il nipote ‘Ntoni che cerca un riscatto dalla povertà della famiglia fuori dal solco della tradizione e dei valori familiari ma finisce in galera per contrabbando, mentre sua madre, Maruzza la Longa, muore di colera.

Lia viene travolta dallo scandalo e fugge di casa. Anche Mena è costretta a rinunciare al matrimonio con l’uomo da lei amato. Così il vecchio Padron ‘Ntoni muore solo in ospedale, mentre sarà Alessi a riscattare con il suo lavoro la Casa del Nespolo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico della crisi del Romanticismo e della nascita del Realismo?
  2. Nella seconda metà dell'800, in tutta Europa, si assiste a una forte crisi del Romanticismo, mentre emerge un grande interesse per il Realismo, che si concentra sulla rappresentazione della realtà quotidiana in ambito politico e sociale.

  3. Quali sono le principali differenze tra Naturalismo e Verismo?
  4. Il Naturalismo, sviluppato in Francia, si focalizza sulla realtà borghese e adotta un approccio oggettivo e dettagliato, mentre il Verismo italiano si concentra sulle condizioni di miseria dei contadini e dei pescatori, con un carattere estremamente pessimistico e un'attenzione particolare alle campagne.

  5. Chi è Giovanni Verga e quale ruolo ha avuto nel Verismo italiano?
  6. Giovanni Verga è stato il principale rappresentante del Verismo italiano. Nato a Vizzini nel 1840, ha abbandonato l'università per dedicarsi alla scrittura, pubblicando opere come "I Malavoglia" e "Mastro don Gesualdo", che rappresentano la drammatica miseria e la lotta per la sopravvivenza delle persone umili in Sicilia.

  7. Qual è la trama principale del romanzo "I Malavoglia"?
  8. "I Malavoglia" narra le vicende della famiglia Toscano, detta "I Malavoglia", che vive ad Aci Trezza, in Sicilia. La famiglia affronta una serie di disgrazie, tra cui la perdita della barca "Provvidenza" e della Casa del Nespolo, a causa di debiti e tragedie personali, culminando nella morte del vecchio Padron ‘Ntoni.

  9. Quali sono le principali disgrazie che colpiscono la famiglia Malavoglia?
  10. Le disgrazie includono la partenza di ‘Ntoni per il servizio militare, il naufragio della barca "Provvidenza" con la perdita del carico di lupini e la morte di Bastianazzo, la morte di Luca, la perdita della Casa del Nespolo e della barca, la morte di Maruzza per colera, e lo scandalo che travolge Lia.

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