Concetti Chiave
- Il Verismo italiano, influenzato dal Naturalismo francese di Zola, cercava di rappresentare la realtà senza scopi estrinseci, ma spesso mancava di una teoria artistica coerente.
- Giovanni Verga, attraverso opere come "Rosso Malpelo" e "I Malavoglia", sviluppò una tecnica narrativa innovativa caratterizzata dall'impersonalità e dalla focalizzazione interna.
- Verga e Capuana, pur apprezzando Zola, respingevano la subordinazione della letteratura a dimostrazioni scientifiche o impegni sociali, ponendo l'accento sull'autonomia artistica.
- La tecnica dello straniamento e della regressione di Verga permette al lettore di vedere la realtà attraverso gli occhi dei personaggi, eliminando la presenza del narratore onnisciente.
- La visione pessimistica di Verga sul meccanismo della lotta per la vita sottolinea l'inutilità di giudicare la realtà, ponendo l'accento sull'osservazione distaccata e oggettiva.
- Zola: romanziere scienziato, impavido realista e scrittore sociale → molto popolare in Italia, in particolare a Milano grazie agli ambienti culturali di sinistra che avevano però aspirazioni confuse e velleitarie → no forza culturale per costruire una teoria artistica organica e coerente → quindi le formulazioni teoriche rimasero generiche e approssimative e le opere creative si limitarono alla ricerca di effetti scandalistici o all’esagerazione di una protesta contro gli orrori degli emarginati.
- Teoria coerente e nuovo linguaggio → elaborati da Verga e Capuana, due intellettuali conservatori
- Capuana → critico letterario del Corriere della Sera → diffonde in Italia la conoscenza di Zola → ma intende la letteratura diversamente dal Naturalismo francese → respinge la subordinazione della letteratura a scopi estrinseci come la dimostrazione “sperimentale” di tesi scientifiche e l’impegno politico e sociale
- Capuana recensisce I Malavoglia di Verga → l’elemento scientifico si infiltra nel romanzo contemporaneo ma un’opera d’arte non può assimilarsi a un concetto scientifico → il positivismo e il naturalismo influenzano il romanzo solo nella forma, ovvero tramite l’impersonalità
- Verismo → etichetta generica → molte esperienze con ben poco di simile tra loro → generico riferimento ad una realtà non ben definita o per figure e ambienti popolari
- Verga
- esperimenti rigorosi → studio dei meccanismi sociali + rivoluzione tecnica narrativa → visione della realtà pessimistica e materialistica
- scrittore isolato → solo Capuana e poi De Roberto come discepolo
- Non esercita una larga influenza sulla cultura contemporanea
- il romanzo verista verrà soppiantato dal romanzo psicologico
Zola e l'influenza culturale in Italia
- Nasce a Catania nel 1840
- Figlio di agiati proprietari terrieri → liberali e antiborbonici
- Istruzione giovanile → fervente patriottismo e gusto letterario romantico
- No studi regolari: non termina la facoltà di legge → si dedica al lavoro letterario e al giornalismo politico
- Si discosta dalla figura tradizionale dell’intellettuale: letteratissimo e di profonda cultura umanistica → Verga si forma sui testi degli scrittori francesi moderni
- 1865: si reca a Firenze (capitale del Regno) → per diventare uno scrittore autentico deve liberarsi dei limiti della cultura provinciale e venire a contatto con la vera società letteraria italiana
- 1872: si trasferisce a Milano → centro culturale → entra in contatto con la Scapigliatura → tre romanzi: Eva, Eros e Tigre reale → legati ad un clima romantico
- 1878: svolta capitale verso il Verismo con la pubblicazione di Rosso Malpelo → seguono: Vita dei campi(1880), I Malavoglia(1881), Novelle rusticane (1883) e Mastro-don Gesualdo (1889)
- 1893: torna a vivere a Catania
- 1903: inizia un periodo di silenzio → le sue posizioni politiche si fanno più chiuse e conservatrici → allo scoppio della Prima guerra mondiale è fervente interventista → nel dopoguerra si schiera coi nazionalisti
- 1922: muore a Catania
La vita e la formazione di Verga
Il percorso letterario di Verga
- Rosso Malpelo → linguaggio nudo e scabro, riproduce il modo di raccontare della narrazione popolare + rigorosa impersonalità
- 1874: pubblicazione di un bozzetto di ambiente siciliano e rusticano: Nedda → descrive la vita di un bracciante ma non è preannuncio della svolta → toni melodrammatici, estranei all’impersonalità verista + gusto romantico per una realtà esotica e diversa + umanitarismo generico per le sofferenze degli umili
- NO senso moralistico → no abbandono degli ambienti dell’alta società ma studio di essi con gli strumenti più incisivi di cui si è impadronito → le “basse sfere” sono il punto di partenza del suo studio dei meccanismi della società → intende applicare il proprio metodo via via anche agli strati superiori
- IMPERSONALITÁ:
- bisogna porre il lettore “faccia a faccia col fatto nudo e schietto”
- no lente dello scrittore → eclissi dell’autore→ deve vedere i fatti attraverso l’ottica dei personaggi e esprimerli con le loro parole
- l’opera dovrà sembrare “essersi fatta da sé” → il lettore deve avere l’impressione che i fatti si svolgano sotto i suoi occhi
- bisogna creare “l’illusione completa della realtà” ed eliminare ogni artificiosità letteraria
- no narratore onnisciente come Manzoni
- focalizzazione interna: il punto di vista dell’autore non si avverte mai → il narratore si confonde tra i personaggi: adotta il loro modo di pensare e sentire
- no informazioni sul carattere e sulla storia dei personaggi
- no descrizioni dei luoghi → come se si rivolgesse ad un pubblico appartenente allo stesso ambiente
- Procedimento narrativo dello straniamento:
- definito dai formalisti russi
- consiste nell’adottare un punto di vista completamente estraneo all’oggetto
- ciò che è normale, secondo la scala di valori del lettore, finisce per apparire strano
- personaggi ideali che sono antitesi del punto di vista dominante della narrazione (es: Malavoglia vs “coro” del villaggio)
- Procedimento della regressione: la voce che racconta è al livello dei personaggi (es: Rosso Malpelo)
La tecnica narrativa del Verismo
Tecnica narrativa:
Straniamento e regressione nella narrazione
- “Chi osserva questo spettacolo [della “lotta per l’esistenza”] non ha il diritto di giudicarlo; è già molto se riesce a trarsi un istante fuori del campo della lotta per studiarla senza passione, e rendere la scena nettamente, coi colori adatti” (Prefazione ai Vinti)
- Posizioni radicalmente pessimistiche → meccanismo della lotta per la vita → il più forte schiaccia il più debole → generosità e pietà sono solo valori ideali che non trovano posto nella realtà effettiva → gli uomini sono solo mossi dall’interesse economico, dalla ricerca all’utile, dall’egoismo e dalla sopraffazione → legge di natura universale e immodificabile → solo la fiducia nella possibilità di modificare il reale può giustificare l’intervento dall’esterno → quindi se è impossibile modificare la realtà, è inutile giudicarla → la letteratura non può contribuire a modificare la realtà
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'influenza di Zola sulla cultura italiana?
- Come si differenzia l'approccio di Capuana rispetto al Naturalismo francese?
- Quali sono le caratteristiche principali del Verismo secondo Verga?
- Qual è stato il percorso letterario di Verga?
- In che modo Verga applica la tecnica dello straniamento e della regressione nella sua narrazione?
Zola è stato molto popolare in Italia, specialmente a Milano, grazie agli ambienti culturali di sinistra. Tuttavia, mancava una forza culturale per costruire una teoria artistica organica e coerente, portando a formulazioni teoriche generiche e opere creative limitate a effetti scandalistici.
Capuana, pur diffondendo la conoscenza di Zola in Italia, intendeva la letteratura diversamente dal Naturalismo francese, respingendo la subordinazione della letteratura a scopi estrinseci come la dimostrazione scientifica e l'impegno politico e sociale.
Il Verismo di Verga si caratterizza per una visione pessimistica e materialistica della realtà, con una tecnica narrativa che enfatizza l'impersonalità e l'illusione della realtà, eliminando ogni artificiosità letteraria.
Verga, nato a Catania, si trasferì a Firenze e poi a Milano per liberarsi dei limiti della cultura provinciale. Pubblicò opere come "Rosso Malpelo" e "I Malavoglia", segnando una svolta verso il Verismo. Tornò a Catania nel 1893 e divenne più conservatore nel tempo.
Verga utilizza lo straniamento adottando un punto di vista estraneo all'oggetto, facendo apparire strano ciò che è normale. La regressione si manifesta quando la voce narrante è al livello dei personaggi, come in "Rosso Malpelo", eliminando il giudizio e presentando i fatti in modo nudo e schietto.