Concetti Chiave
- Il feuilleton, o romanzo d’appendice, fu un fenomeno editoriale di grande successo in Italia, adattandosi alle aspettative del pubblico emergente e sfruttando canali di facile accesso.
- In Francia, il feuilleton iniziò negli anni Trenta con autori celebri come Eugène Sue, Balzac e Alexandre Dumas, che ottennero grande popolarità e successo economico.
- In Italia, il romanzo d’appendice emerse a metà Ottocento con autori come Antonio Bresciani e, successivamente, Verga, che pubblicavano le loro opere a puntate su riviste e quotidiani.
- Il romanzo d’appendice permise di continuare la tradizione del romanzo popolare, integrandolo con la stampa periodica, rendendolo accessibile a un pubblico più vasto.
- Autori come Victor Hugo e Balzac sfruttarono il crescente mercato editoriale, spesso collaborando con altri scrittori per soddisfare la richiesta di nuove opere.
L'editoria popolare in Italia
Pur con tutti i limiti che abbiamo prima indicato, si sviluppa anche in Italia un’editoria popolare e di consumo destinata al nuovo pubblico emergente. Con il romanzo storico, con quello di costume e soprattutto con il romanzo d’appendice essa riesce a catturare un settore relativamente vasto del pubblico potenziale dell’epoca. Il feuilleton, ovvero il «romanzo d’appendice», pubblicato cioè a puntate, in appendice a quotidiani o periodici, è uno dei fenomeni editoriali e di costume più clamorosi del secolo. Il suo successo dipende dal fatto che adegua linguaggio, strutture, temi e ideologia alle attese del largo pubblico e utilizza canali facilmente accessibili. I più fortunati e abili autori di feuilletons arrivano a godere di una larghissima popolarità e sono gli scrittori che forse più di tutti traggono benefici economici dal proprio mestiere. Ma è anche vero l’inverso: i periodici che riescono ad assicurarsi le firme dei romanzieri più in voga aumentano le tirature.
Il successo del feuilleton
Gli esordi del feuilleton sono in Francia, attorno agli anni Trenta; il maestro indiscusso del genere è quell’Eugène Sue, che, sull’onda dello strepitoso successo ottenuto dalle sue opere (celebri I misteri di Parigi, 1842-43), nel 1850 verrà eletto deputato per la circoscrizione di Parigi. Ma con Sue rivaleggiano sia Bal zac sia Alexandre Dumas padre (celeberrimi i suoi I tre moschettieri). Da noi il romanzo d’appendice compare invece solo attorno alla metà del secolo con le opere del padre Antonio Bresciani e di altri, fra cui molti degli scapigliati: ad esempio Fosca di Tarchetti esce a puntate sulla rivista «Il Pungolo» nel 1869. Più tardi, anche autori come Verga non disdegneranno di pubblicare le proprie opere su riviste o quotidiani.
Evoluzione del romanzo d'appendice
In definitiva il romanzo d’appendice non fa che proseguire, coniugandola con uno strumento di grande circolazione qual è la stampa periodica, la tradizione del romanzo popolare, già diffuso, specie all’estero, nel Settecento. Il romanzo, poi, fra i generi moderni, è certo quello potenzialmente più popolare, anche quando si mantiene a notevoli livelli di qualità e non si limita a perseguire puri scopi commerciali. Si pensi al caso di Defoe nel primo Settecento (R39.1). Ora la diffusione di massa del romanzo e la sua immissione in precise strutture commerciali diventa la norma. Un caso clamoroso è quello di Victor Hugo, che seppe rivaleggiare quanto a successo popolare con gli autori di feuilletons; un altro caso forse ancor più clamoroso è quello di Balzac,
che per tener dietro alle sollecitazioni degli editori appaltava la stesura o la preparazione di intere parti ad altri scrittori meno noti (i «negri», in gergo). Questo fenomeno tocca il suo culmine con Dumas, che impiega fino a 73 collaboratori, giungendo a pubblicare a proprio nome assai più di quanto gli fosse materialmente possibile scrivere
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo del feuilleton nell'editoria popolare italiana?
- Chi sono stati i principali autori di feuilleton e quale impatto hanno avuto?
- Come si è evoluto il romanzo d'appendice in Italia?
- Quali strategie editoriali hanno adottato autori come Balzac e Dumas per gestire la produzione di romanzi?
Il feuilleton ha avuto un ruolo cruciale nell'editoria popolare italiana, catturando un vasto pubblico grazie alla sua pubblicazione a puntate su quotidiani e periodici, adattando linguaggio e temi alle aspettative del pubblico.
Eugène Sue, Balzac e Alexandre Dumas padre sono stati tra i principali autori di feuilleton, ottenendo grande popolarità e successo economico, influenzando anche le tirature dei periodici che pubblicavano le loro opere.
In Italia, il romanzo d'appendice è emerso a metà del XIX secolo con autori come Antonio Bresciani e gli scapigliati, continuando la tradizione del romanzo popolare e integrandosi con la stampa periodica per raggiungere un pubblico più ampio.
Autori come Balzac e Dumas hanno utilizzato collaboratori per scrivere parti delle loro opere, permettendo loro di pubblicare più di quanto fosse possibile scrivere personalmente, rispondendo così alle richieste degli editori.