Concetti Chiave
- Dostoevskij è riconosciuto come uno dei più grandi romanzieri russi, noto per aver vissuto esperienze drammatiche come la condanna a morte sospesa e l'esilio all'estero.
- L'autonomia dei personaggi è una caratteristica rivoluzionaria dei romanzi di Dostoevskij, che si distaccano dall'espressione di un sapere organico per rappresentare diverse esperienze di vita.
- Il romanzo "I fratelli Karamazov" è complesso e propone una trama ricca di colpi di scena e cambiamenti, esplorando attraverso i suoi personaggi la mancanza di una comunicazione unitaria.
- Nel romanzo, il parricidio rappresenta la disgregazione familiare e il conflitto generazionale, mentre il linguaggio e la visione del mondo di ogni personaggio restano unici e distinti.
- "I fratelli Karamazov" ha una struttura che ricorda un giallo, con una narrazione che porta alla luce sentimenti e moti dell'animo umano attraverso il parricidio e la complessità dei protagonisti.

Indice
Dostoevskj: informazioni sull’autore
Egli è considerato uno dei più grandi romanzieri e pensatori russi assieme a Tolstoj. Nasce a Mosca l’11 novembre 1821 e muore a San Pietroburgo il 9 febbraio del 1881. Frequentò la scuola militare di ingegneria e dopo gli studi fu promosso ufficiale, scegliendo, tuttavia, la carriera letteraria. Rischiò anche la condanna a morte, che fu sospesa proprio mentre era sul patibolo, per tramutare la pena in quattro anni di lavori forzati in Siberia, che racconterà in “Memorie di una casa morta”. Soffrì molto per le grosse difficoltà finanziarie e per le pessime condizioni di salute, data dall’epilessia. Perseguitato dai creditori, lasciò la Russia con la moglie, scegliendo un autoesilio all’estero. In questo periodo scrisse moltissimo, nonostante le numerose sofferenze, tra cui anche la perdita della figlia.
Le principali opere furono:
- Povera gente
- Il sosia
- Le notti bianche
- Delitto e castigo
- I fratelli Karamazov
- Memorie da una casa di morti
- Umiliati e offesi
- Il sogno dello zio
- Il villaggio di Stepancikovo
- Memorie del sottosuolo
- Il giocatore
- L’idiota
- I demoni
Sono molto significative anche alcune citazioni dirette dell’autore:
- Ogni uomo ha dei ricordi che racconterebbe solo agli amici. Ha anche cose nella mente che non rivelerebbe neanche agli amici, ma solo a se stesso, e in segreto. Ma ci sono altre cose che un uomo ha paura di rivelare persino a se stesso, e ogni uomo perbene ha un certo numero di cose del genere accantonate nella mente.
- La gente spesso parla di crudeltà “bestiale” dell’uomo, ma questo è terribilmente ingiusto e offensivo per le bestie: un animale non potrebbe mai essere crudele quanto un uomo, crudele in maniera così artistica e creativa.
Dostoevskj: peculiarità, attività letteraria, evoluzione del romanzo
Dostoevskij è il primo romanziere a fare l’esperienza dell’autonomia dell’opera d’arte rispetto all’autore, in quanto l’impianto del suo romanzo è tradizionale ma a sfondo naturalista.
In realtà su questo impianto innesta la prima grande rivoluzione del romanzo contemporaneo, cioè i personaggi non coincidono con l’identità del romanziere, non sono oggetto della parola dell’autore, bensì si costruiscono lungo lo svolgimento del romanzo secondo un’autonomia e un pluralismo. In tal senso:
- si costituiscono secondo un’autonomia che fa del romanzo non più l’espressione di un sapere o di una cognizione organica del mondo, ma di un’esperienza di vita e un insieme di personaggi diversi fra loro che aspirano a diventare uomini attraverso lo svolgimento delle vicende;
- non è possibile individuare il centro comune attorno a cui ruotano i protagonisti, che costituiscono ciascuno un universo logico e affettivo distinto da tutti gli altri;
- il romanzo è costruito su una violenta frattura che rende quasi impenetrabile il dialogo tra i protagonisti.

I fratelli Karamazov: trama, peculiarità, breve commento sulle tematiche
Questo è il romanzo più difficile e complesso dell'autore, che sembra essere quasi un racconto propedeutico ad un grande romanzo. La trama è piena di colpi di scena e di cambiamenti.
Tre fratelli, Ivan, Alesa e Dimitrij, si incontrano in ciascuno di essi c’è una sfaccettatura del padre che è violento, mistico e sensuale; tuttavia, ognuno di loro costituisce un universo logico ideale che non consente una comunicazione fra di loro. A questo punto, l’immagine del mondo non è più unitaria e perciò definibile, ma attraversata da una frattura violenta che impedisce che gli uomini si parlino e si riconoscano in un’unità esistenziale, storica, logica e filosofica; perciò, ogni protagonista parla un linguaggio proprio ed è soggetto della propria storia. Ivan e Alesa non si incontreranno perché anche se cercheranno di comprendersi e di rivelarsi l’uno all’altro, il mondo di cui parlano è diverso.
Citazione particolare è: Noi siamo nature vaste, karamazoviane, […] capaci di riunire in sé tutti i contrasti possibili e di contemplare contemporaneamente tutti e due gli abissi, l’abisso che è al di sopra di noi, cioè quello dei supremi ideali, e l’abisso che è sotto di noi, cioè quello della più abietta e più fetida degradazione. […] Siamo vasti, vasti come la nostra amata madre Russia, noi mettiamo tutto insieme e conviviamo con tutto!
Il romanzo ha anche la struttura di un giallo: il terribile padre dei tre viene ucciso e viene accusato il figlio maggiore, Dimitrij; solo a narrazione inoltrata si capirà che l’assassino è un quarto figlio illegittimo, che ha ucciso non per odio verso il padre ma seguendo la suggestione di uno dei tre fratelli, Ivan, il quale è il filosofo, lo scettico che ha elaborato una visione propria del mondo, basata sul rifiuto di Dio e sull’esaltazione dell’io.
Apre uno squarcio su una zona inesplorata del mondo e lo schema narrativo assume la forma di una spirale che scende nelle zone più remote dell’io e del mondo mettendo in luce umori, sentimenti e moti dell’animo prima sconosciuti all’uomo.
Nel romanzo il Parricidio diventa il simbolo di un male che si concretizza nella disgregazione di una famiglia e nel conflitto tra generazioni, oltre che il crollo di tutte quelle regole che facevano parte della società patriarcale.
Per ulteriori approfondimenti su Dostoevskij, vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali informazioni biografiche su Dostoevskij?
- Quali sono le peculiarità dei romanzi di Dostoevskij?
- Qual è la trama principale de "I fratelli Karamazov"?
- Quali tematiche emergono ne "I fratelli Karamazov"?
- Quali sono alcune delle opere principali di Dostoevskij?
Dostoevskij è nato a Mosca l'11 novembre 1821 e morto a San Pietroburgo il 9 febbraio 1881. Ha frequentato la scuola militare di ingegneria, ma ha scelto la carriera letteraria. Ha rischiato la condanna a morte, poi commutata in lavori forzati in Siberia. Ha sofferto di difficoltà finanziarie e di salute, ed è stato in autoesilio all'estero.
I romanzi di Dostoevskij si caratterizzano per l'autonomia dei personaggi rispetto all'autore, con un impianto tradizionale ma a sfondo naturalista. I personaggi si sviluppano autonomamente, creando un insieme di universi logici e affettivi distinti, rendendo il dialogo tra loro quasi impenetrabile.
"I fratelli Karamazov" è un romanzo complesso con una trama ricca di colpi di scena. Tre fratelli, Ivan, Alesa e Dimitrij, rappresentano diverse sfaccettature del padre violento. Il romanzo include un parricidio, con Dimitrij accusato ingiustamente, mentre l'assassino è un figlio illegittimo influenzato da Ivan.
Il romanzo esplora la disgregazione familiare, il conflitto generazionale e il crollo delle regole patriarcali. Ogni protagonista parla un linguaggio proprio, riflettendo un mondo frammentato e complesso, con temi di moralità, fede e identità personale.
Tra le opere principali di Dostoevskij ci sono "Povera gente", "Il sosia", "Le notti bianche", "Delitto e castigo", "I fratelli Karamazov", "Memorie da una casa di morti", "Umiliati e offesi", "Il sogno dello zio", "Il villaggio di Stepancikovo", "Memorie del sottosuolo", "Il giocatore", "L’idiota" e "I demoni".