Concetti Chiave
- Federico De Roberto, nato a Napoli nel 1861, è una figura chiave nella letteratura siciliana, spesso sottovalutata.
- Trasferitosi a Catania, De Roberto sviluppa interessi letterari sin da giovane e collabora con riviste come Don Chisciotte e La Farfalla della Domenica.
- La trilogia dei Principi Uzeda, che include "L'Illusione", "I viceré" e "L'Imperio", esplora il contrasto tra illusione e realtà attraverso temi psicologici e intimistici.
- De Roberto applica una poetica naturalista e verista, con narrazioni impersonali che utilizzano dialoghi e didascalie descrittive.
- Nonostante il suo interventismo durante la Prima Guerra Mondiale, la sua morte nel 1927 passa inosservata a causa della contemporanea scomparsa di Matilde Serao.
Indice
La vita di Federico De Roberto
Nella letteratura siciliana non si può trascurare Federico De Roberto, sempre non valorizzato e visto come inferiore.
Lui nasce a Napoli nel 1861 figlio dall'ex ufficiale di stato maggiore le Regno delle due Sicilie e da una nobildonna catanese. È l'unione del regno delle due Sicilie. Nel 1870 si trasferisce a Catania dopo che il padre era morto finendo sotto un treno alla stazione di Piacenza e da quel momento la madre ritorna ella sua Sicilia e De Roberto vivrà sempre con la madre tranne per alcuni brevi periodi. Donna estremamente gelosa e possessiva.
Incontri e collaborazioni letterarie
Fin da subito si vede che ha interessi letterari e fin da subito comincia a studiare latino questi interessi lo portano a lavorare con una rivista di Catania che si chiamava Don Chisciotte ma anche con La farfulla della domenica la prima rivista italiana che sarà venduta su tutto il territorio nazionale. Tramite queste riviste conosce Verga e Capuana con cui strige una forte amicizia. Scrive articoli critici su Zola, Capuana e su Matilde Serao la prima giornalista italiana. De Roberto si muove sull'ambiente Verista italiano. Raccoglierà tutti questi articoli in una raccolta che chiamerà Arabeschi. Nel frattempo gestisce anche la biblioteca italiana ed è importante per la sua produzione l'incontro con Pol Marsce uno studioso di psicologia che non la pensava come Zola. Nel 1888 si trova a Milano per collaborare con Il corriere della sera ha a che fare con li scapigliati.
La trilogia dei Principi Uzeda
L'anno dopo pubblica la trilogia dei romanzi sui Principi Uzeda che comprende:
- L'Illusione (1891)
- I viceré (1894): un insuccesso che successivamente viene riconosciuto come un capolavoro. Narra la storia della Sicilia post-garibaldina, delineata attraverso le vicende private degli Uzeda di Francalanza. La trama include, in ordine cronologico, gli avvenimenti de “L’illusione” e fa da premessa a quelli de “L’imperio”.
- L'Imperio (1929): incompleto e postumo alla sua morte.
Tematiche psicologiche e relazioni personali
La tematica psicologica ed intimistica, in questi romanzi, gioca sull’interiorità dei personaggi e ruota intorno al contrasto tra illusione e realtà, con i conseguenti motivi della nevrosi e delle inibizioni. Nel 1897 conosce Ernesta Valle un donna sposata con cui però nasce un intenso corteggio. La madre di De Roberto però si accorge di questa cosa e lo richiama a Catania dove si occuperà di critica letteraria. È un periodo di grande depressione, si recherà da psicologi i quali li consigliano di allontanarsi dalla madre. Per questo motivo va a Roma dove incontra un'altra donna Pia Vigata con cui in trattine una relazione.
Ultimi anni e stile narrativo
Allo scoppio della prima guerra mondiale si dichiara interventista, si dedica allo studio di Verga, rimane sempre a Catania senza spostarsi mai più rimanendo quasi immobilizzato a causa di una malattia e muore il 26 luglio 1927 mentre il giorno dopo muore Matilde Serao. Questa morte occupa l'opinione pubblica al punto che la morte di De Roberto passa inosservata. Scrive anche novelle una delle quali è La sorte. In questa novella l'attenzione di De Roberto è puntata sulla decadenza della nobiltà. Una decadenza sia economia sia fisiologica.
Federico De Roberto applica rigorosamente i termini della poetica naturalista e verista. Le tecniche narrative dello scrittore sono funzionali alla narrazione impersonale, ma differenti da quelle di Verga. Non è presente, anzitutto una regressione della voce narrante nella realtà rappresentata. È invece presente un discorso indiretto libero ma, in larga misura, la narrazione si fonda sul dialogo e sulla presenza di didascalie descrittive. La narrazione tende a far propria la tecnica teatrale.
Domande da interrogazione
- Dove è nato Federico De Roberto?
- Con chi ha lavorato Federico De Roberto nella rivista Don Chisciotte?
- Quali sono i romanzi della trilogia dei Principi Uzeda scritti da Federico De Roberto?
- Chi è Ernesta Valle e quale è stata la sua relazione con Federico De Roberto?
- Quali sono le tecniche narrative utilizzate da Federico De Roberto?
Federico De Roberto è nato a Napoli nel 1861.
Federico De Roberto ha lavorato con Verga e Capuana nella rivista Don Chisciotte.
I romanzi della trilogia dei Principi Uzeda scritti da Federico De Roberto sono "L'Illusione", "I viceré" e "L'Imperio".
Ernesta Valle era una donna sposata con cui Federico De Roberto ha avuto un intenso corteggiamento.
Federico De Roberto utilizza il discorso indiretto libero, il dialogo e le didascalie descrittive come tecniche narrative.