Concetti Chiave
- Baudelaire utilizza l'albatros come simbolo della condizione del poeta, riflettendo la sua bellezza e incomprensione sociale.
- Il poeta ribelle di Baudelaire sfida la società, richiamando il simbolismo e il titanismo romantico di figure come Leopardi.
- In "Les fleurs du mal", Baudelaire esplora il male come mancanza di moralità, distaccando l'arte dai concetti borghesi di bene e male.
- Baudelaire promuove la scissione tra arte e morale, enfatizzando l'arte come fine a se stessa, un concetto elitario e autocelebrativo.
- L'artista è visto come superiore alla massa, con un sapere che solo pochi eletti possono comprendere, incarnando l'idea di "l'arte per l'arte".
Indice
L'Albatros e la Condizione del Poeta
Baudelaire scrive le sue opere secondo la tradizione del sonetto. Tuttavia, la novità consiste nel ricorso a immagini intense che non necessariamente devono riflettere il loro reale significato, come ad esempio “l’albatros”* che si eleva a simbolo della condizione del poeta. Il poeta come l’albatros, nella sua dimensione artistica, sente la sua forza, ed è splendido e austero proprio come l’uccello nel cielo; similmente poi, nel contesto sociale, si sente incompreso e la certezza nelle sue capacità vacilla come la goffaggine dell’albatros sulla terraferma. Di conseguenza, l’autore si pone in maniera differente rispetto al poeta classico.
Il Poeta Ribelle e la Società
Prima l’opera poetica e il poeta godevano di un discreto riconoscimento sociale e culturale era ben inserito nella società. Richiama anche la tipologia dell’uomo titanico dell’eroe ribelle, titanico (vedi Leopardi). Questo tema del simbolismo era già stato sviluppato dal romanticismo. Il poeta viene rifiutato dalla società e in risposta la rifiuta lui stesso, in uno scontro dialettico tra il poeta e la società.
La Scissione tra Arte e Morale
L’opera principale di Baudelaire è Les fleurs du mal (I Fiori del male). Il titolo tradizionalmente si riferisce alle raccolte poetiche che erano dette Florilegio (selezioni testi migliori dei poeti →antologia,infatti, vuol dire “cogliere un fiore”) . Baudelaire, invece, intende il florilegio in senso negativo poiché il fiore della sua poetica è il male. Il male cui fa riferimento è l’assenza di moralità. L’artista si trova in una condizione al di là del bene e del male come scrive Nistsche . L’artista ha il diritto di andare oltre questi concetti gretti di moralità; è superiore al bene e al male che sono concetti che non lo riguardano. Si inaugura, quindi, la scissione tra arte e morale, richiamando (a livello letterario) la scissione di politica e morale sottolineata da Machiavelli. Baudelaire intende dire che l’artista non deve essere condizionato dai banali concetti borghesi di moralità (da questa concezione si svilupperà il decadentismo, che utilizzerà alcuni aspetti) L’obbiettivo della separazione tra arte e morale è autocelebrazione della propria casta di artisti, l’arte è finalizzata a se stessa, alla sua celebrazione ed quella del poeta stesso. Il poeta ha una grande concezione di sé, i poeti diventano una sorta di elite, il loro sapere (quello esprimono attraverso le poesie può essere compreso solo da loro) và caratterizzandosi come qualcosa di elitario. L’artista è consapevole delle sue doti che lo rendono superiore alla massa. Baudelaire scriverà « l’arte per l’arte» e D’Annunzio «il verso è tutto»
Domande da interrogazione
- Qual è il simbolismo dell'albatros nella poesia di Baudelaire?
- Come viene rappresentato il poeta ribelle nella società secondo Baudelaire?
- Cosa rappresenta la scissione tra arte e morale nell'opera di Baudelaire?
- Qual è l'obiettivo della separazione tra arte e morale secondo Baudelaire?
L'albatros simboleggia la condizione del poeta, che si sente potente e maestoso nella sua dimensione artistica, ma incompreso e goffo nel contesto sociale.
Il poeta ribelle è visto come un eroe titanico che viene rifiutato dalla società e, in risposta, la rifiuta, creando un conflitto dialettico tra il poeta e la società.
La scissione tra arte e morale rappresenta l'idea che l'artista è al di là dei concetti di bene e male, e che l'arte deve essere libera dai vincoli morali borghesi, celebrando se stessa e l'artista.
L'obiettivo è l'autocelebrazione della casta degli artisti, con l'arte che diventa un fine a se stessa, caratterizzandosi come un sapere elitario comprensibile solo dagli stessi poeti.
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