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Zaki libero
fonte foto: via Ansa.it
Patrick Zaki è libero.

La notizia arriva a un giorno di distanza dalla condanna a tre anni di carcere grazie all'insperato aiuto del Presidente egiziano al-Sisi che ha deciso di concedere la grazia al giovane ricercatore. Arrestato il 7 febbraio 2020, lo studente di origini egiziane era finito in un vero e proprio limbo burocratico, caratterizzato da continui rinvii e ostacoli di natura giurisprudenziale.

In uno Stato, l'Egitto, che ha sempre fatto terra bruciata intorno al giovane Zaki costretto a passare più di 19 mesi sotto custodia cautelare. Dopo mesi di agonia, finalmente la libertà. Ricostruiamo allora le fasi che hanno portato a questo felice epilogo riportando le tappe salienti della storia di Patrick Zaki.

L'Odissea di Zaki: la storia dello studente egiziano

L'odissea di Patrick Zaki, studente egiziano iscritto al master in studi di genere all'università di Bologna, comincia lo scorso 7 febbraio 2020 quando approda al Cairo per una breve vacanza con la famiglia. Il giovane viene fermato in aeroporto e portato in custodia.  Tra le accuse formalizzate al ragazzo c'erano: istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo e gestione di un account social che avrebbe minato la sicurezza pubblica. Non solo, sotto i riflettori delle autorità egiziane finisce inoltre l'attivismo di Patrick Zaki a favore della comunità LGBTQ. Tra rinvii, abusi d'ufficio e stratagemmi, alla fine lo studente sarà costretto a vivere per ben 19 mesi in custodia cautelare. Il primo processo arriva infatti solo nel settembre 2021 ma si conclude con un rinvio. La terza udienza, nel dicembre dello stesso anno, stabilisce la scarcerazione del ragazzo che però non è ancora assolto.

Da qui in poi prosegue il ciclo di rinvii: la quarta udienza viene spostata al 6 aprile 2022, poi al 21 giugno, al 27 settembre, al 29 novembre e poi direttamente al 2023. Nel febbraio 2023 va in scena la nona udienza, anche questa conclusasi con un nulla di fatto. A maggio la decima udienza dispone il pronunciamento della setenza di Zaki in data 18 luglio. Nel frattempo lui riesce anche a laurearsi, lo scorso 5 luglio con 110 e lode. Poi, appena due giorni fa la doccia fredda: il 18 luglio la Corte di Giustizia del Cairo condanna Zaki a tre anni di carcere, facendo perdere definitivamente le speranze al giovane e a tutti coloro che lo hanno sostenuto. Poi quello che tranquillamente si potrebbe definire miracolo è arrivato nelle ultime ore: il Presidente egiziano è sceso in campo concedendo la grazia a Patrick Zaki che ora potrà vivere finalmente da uomo libero.

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