
La recente alluvione che si è abbattuta sulla regione ha messo in ginocchio un'intera popolazione, e anche gli studenti che, a causa dei danni e disagi dovuti dall'alluvione, non riusciranno a raggiungere il numero minimo di crediti previsto per l'erogazione delle borse di studio universitarie. Con provvedimento votato all'unanimità, la regione ha messo dunque in cassaforte il contributo allo studio dei giovani studenti in difficoltà.
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Le misure della regione Emilia Romagna rivolte agli studenti alluvionati
La regione intende intervenire su due fronti. Il primo è contribuire al mantenimento della borsa di studio per gli studenti beneficiari in debito - alla data del 10 agosto 2023 – fino a 6 crediti formativi, purché residenti nei territori alluvionati (quindi in uno degli 80 comuni individuati nel decreto legge n.61/2023) e iscritti ad Atenei o Istituti di grado universitario dell’Emilia-Romagna; oppure, indipendentemente dal comune di residenza, iscritti ad Atenei o situati nei territori alluvionati.La seconda misura riguarda invece la concessione di un contributo per l'accesso ai servizi di ristorazione per il prossimo anno accademico, ed è rivolta agli studenti residenti in uno dei comuni alluvionati e iscritti ad Atenei e Istituti di livello universitario situati in Emilia-Romagna la cui abitazione di residenza sia stata dichiarata inagibile e che risultino non idonei alla borsa di studio per il 2023/2024. Parliamo di un contributo, erogato da ER.GO, Agenzia Regionale, che varia dai 200 ai 500 euro: 200 euro nei casi di Isee del nucleo familiare superiore a 28.000 euro e/o di Ispe del nucleo familiare superiore a 62.000 euro; 500 euro nei casi di Isee inferiore o uguale a 28.000 euro e/o Ispe inferiore o uguale a 62.000 euro
“Sarebbe stato ingiusto che gli studenti colpiti dall’alluvione assegnatari della borsa di studio corressero anche il rischio di doverla restituire", sottolinea l’assessora regionale all’Università, Paola Salomoni. ”Con questo provvedimento di carattere straordinario vogliamo supportare gli studenti, molti dei quali impegnati peraltro negli interventi di soccorso, che a causa dei drammatici eventi alluvionali di maggio potrebbero non riuscire a raggiungere nei tempi previsti il target minimo di crediti necessario per il mantenimento della borsa. Un provvedimento concreto, che si inserisce nella più ampia serie di interventi messi in campo dai singoli Atenei nella loro autonomia decisionale, per contrastare qualsiasi disparità di accesso e fruizione della formazione universitaria”.