
A sei mesi di distanza, dopo la richiesta di giudizio immediato, il 20enne chiede di patteggiare una condanna a 4 anni. In base a quanto si apprende, riporta ‘il Fatto Quotidiano’, la Procura si è espressa favorevole e ora il gip dovrà fissare un’udienza.
-
Leggi anche:
- Caso Pandoro Balocco, Chiara Ferragni donerà un milione all'ospedale
- Parole, fatti e personaggi più cercati su Google nel 2023
- Bridgerton, annunciate le date della terza stagione: sarà divisa in due parti
Lo youtuber viaggiava a oltre 120 km/h
L’imputato è accusato di omicidio stradale e lesione. In data 22 giugno, il giudice aveva disposto per Di Pietro gli arresti domiciliari, sottolineando che al momento dell’incidente il 20enne stesse viaggiando a una velocità di oltre 120 km/h. Inoltre, altro elemento non di poco conto dal punto di vista dell’accusa, le telecamere utilizzate per i video erano sparite. Su questa sparizione, fa sapere ‘il Fatto Quotidiano’, è infatti stata aperta un’apposita indagine.Secondo quanto scriveva il giudice, lo youtuber aveva noleggiato il suv con “l’unico ed evidente fine di impressionare e catturare l’attenzione di giovani visitatori del web per aumentare i guadagni della pubblicità, a scapito della sicurezza e della responsabilità e di conseguenza a procedere ad una velocità superiore ai limiti indicati. Tanto più che alcuni dei passeggeri presenti all’interno della Lamborghini avevano più volte invitato a ridurre la velocità che percepivano eccessiva rispetto al limite dei 50 km/h”. A bordo della Lamborghini, infatti, erano presenti anche altri youtuber, amici di Di Pietro.
Ora il ragazzo tenta la strada del patteggiamento al fine di ottenere una pena a quattro anni di detenzione per omicidio stradale pluriaggravato.
Che cos'è il patteggiamento
Il patteggiamento o “applicazione della pena su richiesta delle parti” è un rito speciale dove l’imputato (o l’indagato) e il pubblico ministero si accordano in merito alla pena finale su alcuni tipi di reati; questo accordo permette di chiudere immediatamente il processo, in modo che il procedimento penale si concluda con l'udienza preliminare (o, in alcuni casi, anche senza quest'ultima).Ricorrere al patteggiamento consente all’imputato (o indagato) la possibilità di beneficiare di uno sconto sulla pena finale fino a un terzo. Inoltre, tra le altre cose, viene esclusa la condanna al pagamento delle spese processuali dello Stato, e il reato si estingue dopo un certo tempo. D'altro canto però si rinuncia a far valere la propria innocenza (anche se il patteggiamento formalmente non richiede che il soggetto ammetta la colpa) e, di fatto, comporta una condanna.
Tuttavia il patteggiamento, per essere efficace, deve essere approvato dal giudice, che lo fa diventare effettivo solo con la sentenza finale.