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liberato

Il misterioso cantante partenopeo ha pubblicato, nel famoso giorno della sua ricorrenza (il celebre “Il nove maggio”, titolo del primo singolo), un nuovo cortometraggio suddiviso in cinque capitoli accompagnati ognuno da un nuovo brano.


Andiamo quindi a ripercorrere la carriera dell'artista attraverso i suoi corti, cercando di tracciare il filo logico che li collega e riassumendo l'intricata storia che Liberato sta raccontando di canzone in canzone.

Liberato, due storie tra le sue canzoni e video

Se per due soli video non è così, i restanti nove (da notare questo numero che per l'ennesima volta ci viene riproposto) vanno a ricreare le fasi principali di due coppie che vivono la propria storia d'amore in luoghi differenti: Napoli per la prima, l'isola di Capri per la seconda...

Il nove maggio

Pubblicato sulla piattaforma digitale di YouTube il giorno di San Valentino del 2017, questo è stato il brano d'esordio dell'artista nella scena musicale italiana. La protagonista del video è una ballerina che gira per un centro abitato, senza dubbio Napoli, come se il cantante attraverso la ragazza volesse esprimerci il suo senso d'appartenenza per una città cui egli sembra legato sin dalla nascita. Grande merito di ciò va dato all'autore di tutti i corti, ossia il regista Francesco Lettieri. Il testo della canzone sembra però raccontare la fine di una storia d'amore che però non sarà approfondita prima di un anno dopo, come vedremo in seguito.

Tu t'è scurdat' 'e me

Può essere definita come la traccia iconica di tutto il progetto Liberato e della città di Napoli stessa; viene pubblicata su YouTube non a caso proprio il nove maggio dello stesso anno, con un corto che ci illustra la storia d'amore di due adolescenti napoletani che possiamo chiamare con i nomi dei rispettivi ed ormai famosi attori: Adam e Demetra. I due ragazzi si conoscono proprio sulla famosa Rotonda Diaz di Mergellina, sul lungomare di Napoli, e proprio da li parte il filmato che vede protagonista Adam ripercorre attraverso dei flashback i momenti più importanti della relazione. Durante la rappresentazione di questi ricordi, possiamo notare come spesso si evidenzi il fatto che Demetra provenga da Posillipo, quartiere delle famiglie più agiate di Napoli, mentre Adam dai quartieri spagnoli, non di certo una zona per “ricchi”. Il filmato si conclude con il ritorno alla realtà del ragazzo, che riprende la strada verso casa. Dal testo della canzone possiamo intuire che Adam stia ripensando a qualcosa avvenuto all'incirca sei mesi prima di quel momento (sei mis' senz' e te) ma che in quei giorni è ridiventato un pensiero fisso nella sua testa per qualcosa che è accaduto...

Gaiola portafortuna

Viene pubblicata il 19 settembre sempre del 2017, diventando così il terzo pezzo dell'artista partenopeo. E' il primo dei due brani che in realtà non appartengono ad alcun filone narrativo ma che ha comunque riscontrato grande successo. Segno del distacco dagli altri video è anche la location, che sembra essere proprio quella di un paese esotico, ma si riferisce in realtà all' isola di Gaiola, "maledetta" per la tradizione partneopea. Nel video è descritta la piccola storia di un ragazzo ed una ragazza del posto.
Nel video colpisce la presenza di una scritta su una parete che sembra riprendere il nome “Emanuele”, lo stesso di colui che poco tempo fa sembrava essere il paroliere o lo stesso artista misterioso, ossia il giovane poeta e scrittore Emanuele Cerullo. Dal punto di vista testuale nessun particolare da segnalare se non per il titolo del brano, che sembra sfatare il mito della maledizione dell'isola. All'interno dell'album è stata inserita poi una versione diversa del brano, più “leggera” perché la voce è accompagnata esclusivamente da pianoforte.

Me staje appennenn' amò

E' il brano che inaugura il nuovo 2018 per Liberato, pubblicato il 20 gennaio. Si tratta del secondo brano che non rappresenta alcun capitolo di alcuna storia. In questo caso Lettieri crea un intro in cui una persona transgender racconta di sé, affermando che nonostante abbia dovuto soffrire, non ha mai avuto bisogno di nascondersi, al contrario - a quanto sembra - del nostro amato cantante. Il video sembra poi concentrarsi su altri due ragazzi che, marinando la scuola, scoprono un lato di loro che non avevano ancora mai approfondito. Il testo non si distoglie dalle usuali tematiche trattate da Liberato.

Intostreet e Je te voglio bene assaje

Il due maggio del 2018 è una data particolare. Intorno alle 11 della mattina, Liberato dopo mesi di assenza torna con un nuovo brano di nome Intostreet: tornano anche protagonisti Adam e Demetra che, a quanto pare, proprio il due maggio hanno cominciato a risentirsi, nonostante entrambi stiano cominciando una nuova relazione con due nuovi partner. Il giorno seguente i due si rivedono di sera, e sembra quindi che tutto sia tornato alla normalità di circa sei mesi prima; ma invece subito dopo viene fatto un salto fino al nove maggio quando, durante un appuntamento con i rispettivi nuovi fidanzati, Adam e Demetra si incontrano sul lungomare di Mergellina proprio come la canzone d'esordio di Liberato iniziale recitava (nove maggio m'hé scurdato, t'hanno visto ca turnave 'nziem a 'n'ato). In questo video vengono presi poi i momenti di Adam in cui egli non è con Demetra.
Ma alla mezzanotte del 3 maggio Liberato pubblica immediatamente un secondo brano, “Je te voglio bene assaje” con un video identico a quello del giorno precedente se non fosse per il punto di vista di tutta la vicenda, che in questo caso si trova dalla parte di Demetra.
Con questo video sembra quindi concludersi tutto questo primo periodo partenopeo di Liberato.

Capri rendez-vous: il nuovo filone e l'uscita dell'album

Intorno alle 23:55 del nove maggio del 2019, dopo una giornata di ansia per tutti i fan del re della nuova scena napoletana, Liberato torna in collaborazione con Francesco Lettieri con una nuova storia di due nuovi innamorati, stavolta ambientata sull'isola di Capri (da qui il nuovo titolo). La storia in questo caso si sviluppa lungo il corso della vita di entrambi i personaggi dividendosi in cinque “fasi” o come forse preferite “episodi”. I protagonisti sono un ragazzo proprio di Capri di nome Carmine ed una giovane attrice francese il cui nome è Marì.

Guagliò

E' il primo dei cinque capitoli della vicenda: dopo aver registrato la scena del film cui Marì lavora, un giovane Carmine - all'epoca marinaio - viene incaricato di riportare l' attrice in hotel con la barca, non prima che quest'ultima abbia intrattenuto una conversazione con il regista del film. L'attrice parla in francese mentre l'uomo in italiano, e non ci si spiega quindi come i due riescano a comprendersi.

Oi marì

In questa seconda parte viene descritto tutto il viaggio in barca dei due protagonisti, e qui notiamo la vera e propria rottura dell'equilibrio del racconto: i due, dopo un lieve imbarazzo iniziale, cominciano a sentirsi a proprio agio fino a quando addirittura la bella francese non convince il marinaio a farsi un bagno in mare aperto. La scena si conclude qui, con un momento di passione tra Carmine e Marì in mezzo al mare aperto, che riporta al romanticismo che ha sempre caratterizzato i video musicali del nostro amato cantautore.

Nunn'a voglio 'ncuntrà

E' il brano più lungo dell'album con i suoi sette minuti, un mix tra i suoni degli ormai antichi anni '90 e quelli della musica house dei nostri giorni. Nel corto la canzone è stata tagliata, probabilmente proprio per non allungare il video più del dovuto. La scena si apre con Carmine ed i suoi amici che si trovano all'ingresso di un locale di Capri dove, mentre i ragazzi discutono sui comportamenti dei turisti che vengono dal nord Italia, arriva Marì, il vecchio amore del nostro protagonista. E' passato del tempo nella vita dei due protagonisti. Carmine continua a cercare l'ormai famosa attrice all'interno del locale, fin quando non la vede baciarsi con quello che ai nostri occhi sembrerebbe anch'egli un personaggio famoso. La scena si conclude quindi con questo bacio che lascia sorpreso il povero Carmine.

Tu me faje ascì pazz'

Sono passati trent'anni da quel piccolo ma lungo viaggio in barca tra quei due ragazzi: Carmine è diventato ormai un carabiniere che sta per affrontare l'ennesimo turno notturno, mentre Marì è una donna affermata nel mondo del cinema che spesso ama tornare in quello che per lei ha davvero l'aspetto di un posto magico. Durante la notte, Carmine s'imbatte in una donna ubriaca, che deve essere riportata al proprio alloggio. Carmine la riconosce e si prende quindi la responsabilità di riaccompagnarla. Dopo un lungo tragitto per la via di casa di Marì, anche lei a sua volta riconosce il vecchio innamorato, e gli confessa che il sentimento nei suoi confronti non è mai andato via dal suo cuore. Nel finale, la donna chiede al nostro carabiniere di passare la notte insieme. Lui, dopo un leggero dubbio iniziale, decide di togliersi la fede e di tornare per una sola notte a quel vecchio amore che ha segnato la sua adolescenza.

Niente

Siamo arrivati alla fine di questo lungo percorso che tutti noi speriamo non finisca qua: “Niente” è l'ultimo capitolo della storia di Marì e Carmine in cui lei, ormai anziana, decide di tornare probabilmente per l'ultima volta a dare un saluto al suo Carmine. Il corto si sviluppa tramite una sequenza di foto che descrivono il ritorno sull'isola dell'attrice per il funerale di quel regista che anni prima era stato in grado di renderla famosa. Una volta arrivati al cimitero, Marì si stacca dal gruppo che si trovava di fronte la tomba del regista per raggiungere quella di Carmine, morto ormai dodici anni prima. Il video si conclude con l'immagine di una barca di nome “Liberato” che compie lo stesso percorso della piccola imbarcazione di Carmine.

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