
Tutti ormai conoscono J-Ax. Rapper, cantautore, produttore discografico: la sua carriera inizia oltre vent’anni fa quando, assieme all’amico DJ Jad, fondò il duo hip-hop Articolo 31. Ma, poi, la sua carriera da solista – intrapresa a partire dal 2006 (quando ancora faceva parte degli Articolo 31) – lo ha proiettato nell’Olimpo della musica contemporanea italiana.
Quello che, però, quasi nessuno sa è dove ha studiato e si è formato. Ripercorriamo, perciò, assieme le tappe principali del suo percorso scolastico. Quello che, a posteriori, gli ha salvato la vita.
Le scuole medie e l’incubo bullismo
Perché farete fatica a crederlo ma J-Ax (il cui vero nome è Alessandro Aleotti) non ha avuto un’adolescenza tanto facile. Durante il periodo delle medie, quando frequentava l’istituto Enrico Fermi di Sesto Ulteriano (vicino Milano), è stato infatti vittima di bullismo. I suoi compagni di scuola lo emarginavano e lo picchiavano di continuo. Trasformando, ai suoi occhi, quella scuola in un piccolo riformatorio. Episodi che ora ha avuto il coraggio di raccontare nel brano ‘Devi morire’. Esperienze che all’epoca, purtroppo, contribuirono alla sua chiusura in sé stesso, aumentando i suoi problemi nel farsi capire e nel relazionarsi.
L’istituto tecnico gli ha salvato la vita
Un’immagine talmente lontana da quella solare e spigliata che J-Ax mostra oggi in pubblico. Un primo cambiamento di carattere, però, ci fu già a partire dalle scuole superiori. Quando entrò all’istituto tecnico industriale Molinari di Milano. Qui, infatti, Alessandro iniziò a sentirsi accettato dai compagni di scuola. Un ambiente dove, come dice lui stesso, i ragazzi più grandi ti proteggevano dai bulli con un fare da bullo. Grazie a questo passaggio, perciò, il suo animo si è rasserenato e ha cominciato a sviluppare la sua passione per la musica, acquisendo sicurezza. La prima esibizione fu proprio al Molinari, alla festa di fine anno. A conti fatti, dunque, se oggi J-Ax è quel che è, deve ringraziare la scuola. E, forse, lo devono fare anche i suoi fan.