Chi è Destiny Udogie, 20enne della Nazionale italiana di calcio

L'Italia esce con le ossa rotte dallo stadio di Wembley, dopo un 3 – 1 che complica notevolmente il cammino verso Euro 2024. Ma, volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, dalla trasferta inglese arrivano anche buone notizie.

Tra queste senza dubbio la buona prestazione di Destiny Udogie, 20enne di origini nigeriane in forza al Tottenham. Il giocatore aveva già dato prova di saperci fare con la palla tra i piedi nel debutto con Malta dello scorso sabato, e adesso anche Luciano Spalletti sembra voler puntare su di lui. Scopriamo allora qualcosa in più sulla carriera di Destiny Udogie.

Leggi anche:

• “Per Elisa”, la serie sul caso Elisa Claps: quando esce e cosa sapere
• Cos'è lo Yurchenko doppio carpio, il salto impossibile di Simone Biles
• Gen V: di cosa parla lo spin off e il legame con The Boys

Carriera di Destiny Udogie

Il giovane calciatore è nato nel 2002 a Verona da genitori nigeriani, Franklin e Kate. I due hanno scelto un nome che potesse essere sempre un monito per loro figlio: e così è stato, perché nel destino di Udogie c'era il calcio fin da bambino. La sua carriera inizia nelle giovanili del Verona che lo arruola all'età di 10 anni. Poi tutta la trafila nella primavera, fino al debutto in Serie A a soli 17 anni. Nel 2020 dal Verona Udogie passa all'Udinese, ma la storia non cambia: il talento colleziona ottime prestazioni, al punto da attirare l'interesse delle big europee. Nell'estate 2022 viene corteggiato dai top club europei ma alla fine a spuntarla è il Tottenham che si aggiudica il cartellino di Udogie per 18 milioni di euro. Da quel momento il 20enne diventerà titolare inamovibile della squadra londinese: e, in appena un anno, si è guadagnato la chiamata in nazionale.

L'amore per il basket e Steph Curry

Tra le curiosità che riguardano Destiny Udogie, il folle amore per il basket e per Steph Curry (leggendario cestista dei Warriors), da cui ha ripreso anche la celebre esultanza, la cosiddetta Night Night (con le mani giunte su una guancia come fosse il cuscino, traduzione di “Mettili a dormire”). Nel tempo libero, ogni tanto, si concede una partita alla play station con i coetanei; parla inglese fluentemente fin da piccolo ed è molto religioso, al punto da concludere ogni suo post Instagram con l'hashtag #blessed.