
Cesare, Paolo e adesso Daniel. Anche se con ruoli e numeri di maglia diversi, i membri della famiglia Maldini continuano a onorare la tradizione: dopo il nonno e il papà, infatti, ieri sera è toccato al giovane Daniel fare gli onori di casa.
Il 23enne ha debuttato con la maglia della nazionale maggiore nella gara vinta dall'Italia contro Israele: il centravanti del Monza è subentrato nel secondo tempo, prendendosi gli applausi scroscianti del pubblico di Udine. D'altronde sugli spalti l'emozione era palpabile: ben visibile sul volto di papà Paolo, ma anche negli occhi di tutti gli appassionati che si sono resi conto di avere assistito a un vero e proprio passaggio di consegne. Perché quella dei Maldini è una “dinastia” destinata a durare: scopriamo insieme qualcosa in più su Daniel Maldini e sulla sua famiglia.Indice
Chi è Daniel Maldini, il terzo della famiglia che veste la maglia della nazionale
Daniel Maldini è il terzo membro della famiglia a vestire i panni della nazionale. Nato a Milano l'11 ottobre 2001 ha compiuto 23 anni la settimana scorsa. Secondogenito di Paolo Maldini e Adriana Fossa, al contrario di nonno e padre non gioca in difesa, ma nel ruolo di centravanti. Cresciuto nelle giovanili del Milan, e passato tra Empoli e Spezia, adesso gioca a Monza, allenato da Alessandro Nesta che ha giocato con suo padre. Suo fratello Christian di 5 anni più grande ha lasciato il calcio giocato a 27 anni e fa parte ora di una squadra di procuratori.
Ai microfoni di RaiSport, il 23enne ha commentato così il suo debutto con la maglia azzurra: “Un'emozione forte. L'esordio lo dedico alla mia famiglia, ai miei amici, alle persone che mi vogliono bene Sono contento che siano venuti e siano qua. Tanto poi ci sentiamo e parliamo quando sono a casa. Siamo stati bravi a tenere botta e farla nostra. Cosa spero di portare in Nazionale? Un po' di qualità, anche se ce n'è fin troppa. Cerco solo di dare il mio apporto”.
Cesare Maldini, l'inizio della dinastia
Un cognome, quello di Daniel, che pesa come un macigno. La famiglia Maldini ha orbitato nella galassia rossonera del Milan fin dai primi anni. Cesare, papà di Paolo e nonno di Daniel, fu una bandiera del Milan, disputando con il club oltre 400 gare ufficiali. Difensore e leader indiscusso della squadra per ben undici stagioni, durante le quali vinse quattro campionati, una Coppa dei Campioni (la vecchia Champions League), e una Coppa Latina. Fu, inoltre, capitano della nazionale: quattordici presenze per lui con la maglia azzurra, con la partecipazione al Mondiale del 1962. Da allenatore guidò sia l'Italia Under-21, con la quale vinse tre campionati d'Europa consecutivi (1992, 1994, 1996), sia la nazionale maggiore, che condusse al campionato del mondo 1998; fu inoltre il vice di Enzo Bearzot in occasione del vittorioso campionato del mondo 1982.
Paolo Maldini: la prima bandiera del Milan
Quando Cesare decise di appendere gli scarpini al chiodo, lasciò la sua eredità calcistica al figlio Paolo: che non solo la raccolse, ma riuscì a fare addirittura meglio. Se infatti il padre Cesare fu un leader indiscusso, Paolo Maldini rappresentò con tutta probabilità una delle prime vere bandiere del calcio italiano. Dal 1984 al 2007 (anno del ritiro dai campi), Paolo vestì una sola maglia: quella del Milan. Oltre 20 anni di vittorie e successi, tra cui: sette scudetti, cinque Champions League, cinque Supercoppe Italiane, una Coppa Italia, cinque Supercoppe Europee, una Coppa del Mondo per club, e due Coppe Intercontinentali. Oltre a questo, è recordman assoluto di presenze nel Milan (902) e di stagioni disputate in Serie A: ben 25, al pari di Francesco Totti.