Paolo.Ferrara
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TikTok bloccato, cosa succede ora?
Tik Tok, il social più in voga tra i giovani nell’ultimo periodo, è ritornato al centro delle polemiche dopo la morte della bambina di dieci anni che avrebbe partecipato ad una sfida mortale sul social. Il Garante per la protezione dei dati personali ha già disposto il blocco all’accesso degli utenti di cui non si possono verificare l’età fino al 15 febbraio e in Italia si è aperto un sostanzioso dibattito sulle responsabilità del social network e sulla tutela dei minori in rete. Vediamo insieme in cosa consiste il blocco e cosa ha dichiarato Guido Scorza, membro del garante per la protezione dei dati personali e relatore del provvedimento.

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Tik Tok: perché è stato disposto il blocco

Doppiaggi, video divertenti tra un compito e l’altro, scene di vita quotidiana e contenuti d’intrattenimento dei creator certificati. Tik Tok è diventato in poco tempo il social più in voga tra i più giovani - il 41% ha un’età compresa tra i 16 e i 24 anni – arrivando a radunare oltre 800 milioni di persone da tutto il mondo in una sola piattaforma. Come dimostrato dai fatti di cronaca degli ultimi tempi e dai rilevanti report rilasciati dagli enti che si occupano del rapporto giovani e Internet, però, i contenuti proposti in rete non sempre sono motivo di svago e divertimento.
A testimoniarlo potrebbe essere anche l’ultima notizia di cronaca che vede come protagonista una bambina palermitana di 10 anni, trovata in bagno morta per autostrangolamento. Pare che la piccola stesse partecipando ad una sfida lanciata sul social Tik Tok dal nome “Blackout challenge”. L’obiettivo dell’assurda prova sarebbe quello di riprendersi e dimostrare la propria resistenza con una corda stretta intorno al collo. Dopo il tragico accaduto i magistrati e gli organi competenti si sono attivati per comprendere fino in fondo quali siano state le cause della sua morte e se dietro quella sfida ci sia stata una specifica richiesta da parte di qualcuno.

Tik Tok: cosa succede con il blocco immediato

Come anticipato, dopo la tragica morte della bambina di Palermo il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto il blocco d’accesso agli utenti i cui dati non possono essere verificati e ha aperto un importante dibattito sulla responsabilità del network Tik Tok. Il problema di fondo del social, infatti, consisterebbe nell’impossibilità di verificare se i suoi utenti abbiano l’età sufficiente per consentire l’utilizzo dei propri dati personali - sebbene gli altri social si servano ormai da tempo di svariati strumenti per farlo. Guido Scorza, membro del Garante e relatore del blocco immediato, ha spiegato in un’intervista a La Stampa che il provvedimento imposto vieta al momento al social “di trattare dati personali di utenti dei quali non è in grado di verificare l’età”. Potrebbe accadere, infatti, che i minori di tredici anni si iscrivano al social dichiarando un’età falsa e che anche “i minori di quattordici anni – età prevista dalla disciplina italiana in materia di privacy – prestino il consenso al trattamento dei loro dati per finalità commerciali”. Ma come fa un social a verificare l’età dell’utente senza violare la privacy? Sempre a La Stampa, il membro del Garante, ha chiarito che le piattaforme potrebbero disporre di “soluzioni di big data e intelligenza artificiale” in grado di verificare l’età di un utente.
Data pubblicazione 25 Gennaio 2021, Ore 12:07 Data aggiornamento 25 Gennaio 2021, Ore 12:16
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