
. L'Agcom – l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – ha da poco varato un pacchetto di misure volte proprio a limitare l'accesso ai contenuti pericolosi che circolano in rete.
Dai portali per il gioco d'azzardo ai siti che incitano a odio e violenza, l'iniziativa intende porre un freno all'attività dei giovanissimi sul web. Da tempo ormai si dibatteva sul tema, anche a livello europeo, e adesso l'Agcom è passata all'azione: la nuova direttiva infatti è entrata in vigore lo scorso 21 novembre.
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Cos'è il Sistema di Controllo Parentale?
I più attenti lo conoscono come parental control. Tradotto in italiano come Sistema di Controllo Parentale (SCP), con questo termine si intende un sistema che permette di limitare o bloccare l’accesso a determinate attività online da parte di un minore, impedendo l’accesso, tramite qualunque applicazione, a contenuti inappropriati per la sua età (es. pornografia, violenza, armi, droghe etc.).
Quali categorie sono interessate dal parental control
Già da inizio anno il Sistema di Controllo Parentale era oggetto discussione. Lo scorso gennaio con la delibera 9/23/CONS, l'Agcom aveva già individuato le linee guida per attuare l’articolo 7bis del decreto in materia di “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”, facente parte del decreto legge numero 28 del 30 aprile 2020. Tra le novità, l'iniziativa prevede che i gestori di telefonia mettano gratuitamente a disposizione dei genitori dei sistemi di controllo mediante cui monitorare, e all'occorrenza restringere, i contenuti fruiti dai propri figli. Sono sette le principali categorie che secondo l'Agcom dovranno essere assoggettate al parental control. L'Autorità ha inoltre specificato che il sistema di controllo debba essere attivo di default nelle offerte dedicate ai minori. Ecco, nel dettaglio, le categorie interessate:
- Contenuti per adulti: siti web riservati a un pubblico maggiorenne, siti che mostrano nudità totale o parziale in un contesto sessuale pornografico, accessori sessuali, attività orientate al sesso.
- Gioco d'azzardo/scommesse: portali web che forniscono informazioni o promuovono il gioco d'azzardo o supportano il gioco d'azzardo online e scommesse
- Armi: siti che forniscono informazioni, promuovono o supportano la vendita di armi e articoli correlati.
- Violenza: siti che presentano o promuovono violenza o lesioni personali, comprese le lesioni autoinflitte, il suicidio, o che mostrano scene di violenza gratuita o efferata.
- Odio e discriminazione: siti che promuovono o supportano l'odio o l'intolleranza verso qualsiasi individuo o gruppo.
- Promozione di pratiche che possono danneggiare la salute: per esempio, siti che promuovono o supportano l'anoressia o la bulimia, l'uso di sostanze stupefacenti illegali, il consumo di alcol o di tabacco.
- Anonymezer: siti che forniscono strumenti e modalità per rendere l'attività online irrintracciabile.
In concomitanza, l'Agcom ha preventivato una procedura rafforzata per far sì che i giovani non riescano ad aggirare le restrizioni. Questa, infatti, passa per l’autenticazione tramite spid e lo sblocco con una password (otp) inviata tramite sms. "Il blocco non agisce, nella maggior parte dei casi, a livello di singolo contenuto, ma a livello di dominio/sottodominio web, sulla base della classificazione/profilatura del sito/dominio o sottodominio fornita dal soggetto terzo e sulla base del blocco impostato o meno dall'utente amministratore della linea. Quindi gli operatori, generalmente, si basano sui servizi di soggetti terzi che mettono a disposizione tanto le soluzioni tecniche che le liste di domini e sottodomini inclusi in determinate categorie", specifica la delibera.