
L'azione del Garante si è basata sulla perdita di dati, registrata da OpenAI lo scorso 20 marzo, relativa a conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento, si legge nel comunicato diffuso dalla massima autorità in tema di privacy.
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OpenAI, trattamento dati errato: in arrivo multa da 20 milioni di euro
Non solo. Il Garante per la Privacy sottolinea inoltre l'assenza di un'informativa a tutti gli utenti i cui dati vengono registrati e immagazzinati da OpenAI. A pesare è proprio l'assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali. A questo si aggiunge l'impossibilità di verificare l'esatta età degli utenti: ChatGPT si rivolge infatti ad un pubblico di età maggiore ai 13 anni.L'assenza di filtri e verifiche, fa notare l'Autorità, espone i minori a risposte assolutamente inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza. Adesso OpenAI è invitato a comunicare – entro 20 giorni – le misure messe in campo per contrastare le lacune evidenziate dal Garante per la Privacy. In caso contrario, andrebbe incontro ad una sanzione di circa 20 milioni di euro.