
Ieri per circa 45 minuti tutti i servizi del celebre motore di ricerca hanno smesso di funzionare mandando in tilt non solo la didattica a distanza sulla piattaforma Google Meet ma anche le ricerche globali di migliaia di utenti e di consumatori. Il servizio è stato rapidamente ripristinato ma dalle reazioni sui social possiamo capire quanto ormai la grande G sia entrata nella nostra quotidianità e quanto sia per noi impossibile rinunciarvi per fare (quasi) qualsiasi cosa.
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Google Down: qual è stata la causa del problema?
Google ha spiegato che il disservizio è stato causato da un malfunzionamento nel "sistema diautenticazione", durato all'incirca "45 minuti" a causa di un "problema di archiviazione interno". disservizio è dunque legato agli strumenti di autenticazione, che gestiscono le modalità di accesso alle piattaforme gestite da Google o da sviluppatori terzi. Bisogna tuttavia dire che questo non è stato il primo down in assoluto: non tutti se lo ricorderanno ma dalle tre di mattina alle 7:30 del 13 marzo del 2019 Google crollò con tutti i suoi servizi. A viverlo però furono soprattutto gli americani che riempirono Twitter di richieste d’aiuto e di lamentele per i documenti drive irrecuperabili.
Perché se si ferma Google e come se si fermasse il Mondo?
Pensate che su Google, in tutto il mondo vengono effettuate ogni giorno circa 3,5 miliardi di ricerche (Internetlivestats) ed è stato visitato 62,19 miliardi di volte nel corso del 2019 (Similarweb). Un numero impressionante che sicuramente ci lascia senza parole se consideriamo che gli utenti internet mondiali sono circa 4,5 miliardi (dati Report Digital 2020). E che dire dei numerosi servizi che sono collegati al motore di ricerca: i numeri sono davvero da record. Pensiamo a Youtube: quanti video guardiamo noi ogni giorno? Tantissimi, vero? Ogni minuto infatti vengono caricate su YouTube oltre 500 ore di video e ogni giorno viene guardato oltre 1 miliardo di ore di video. Più della metà di queste visualizzazioni proviene da dispositivi mobili, e gli utenti trascorrono più di un’ora al giorno a guardare i video di YouTube sui propri dispositivi mobili. Il 2018 ha segnato la crescita più rapida per gli spettatori di YouTube negli ultimi due anni, e il numero di ore trascorse a guardare i video di YouTube è cresciuto del 60% da un anno all’altro.Insomma sicuramente questi dati ci fanno capire quanto Google, quel motore di ricerca famoso per aggiornare frequentemente il suo doodle, è ormai uno strumento di cui non possiamo più fare a meno sia per il nostro tempo libero ma anche per vedere più di qualche curiosità. E voi, quante ore trascorrete su Google? E soprattutto, per cosa lo usate?
Paolo Di Falco