
La quarantena ha costretto moltissimi studenti a dover affrontare una nuova sfida: quella della didattica a distanza, con tanto di corsi online, videolezioni e test da dover svolgere davanti a uno schermo, anziché in classe con foglio e penna.
Ecco dunque che con l’entrata in gioco di queste nuove tecnologie in tanti, tra ragazzi e docenti si sono sentiti un po’ spaesati. Tuttavia non per questo gli studenti hanno messo da parte una delle pratiche più antiche in atto in ogni classe durante test e compiti: il copiaggio. E dunque: come possono essere gli insegnanti sicuri, anche a distanza, che gli studenti stiano seguendo in modo giusto la lezione o che stiano svolgendo in autonomia il compito, senza poter verificare la situazione a 360°? E proprio la tecnologia arriva in soccorso dei docenti con una nuova app a prova di imbroglione.
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110 Cum Laude: la nuova app che sgama chi imbroglia
L’idea dietro l’app è semplice, e a spiegarla è proprio Stefano Bargagni, fondatore di Morphcast®, l’azienda che ha sviluppato la tecnologia alla base di 110 Cum Laude, che ha dichiarato: “Un insegnate come fa oggi a valutare uno studente da remoto? Che tipo di strumenti può avere una scuola, un istituto universitario o qualsiasi ente di formazione per dare un giudizio attendibile ai propri studenti? Sono state queste le domande alla base di 110 Cum Laude, uno strumento innovativo unico nel suo genere che risolve in un colpo solo principali problemi legati alla formazione e alla valutazione online”. L’app, funzionante direttamente dal Web, quindi senza il bisogno da parte degli utenti di installare alcunché, è pensata per aiutare i docenti nella gestione di due modalità comuni in ogni corso: le lezioni e gli esami.