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Sei solito condividere video intimi? Ecco l’app per prevenire il revenge porn

Una tendenza, quella di condividere video che testimoniano momenti intimi, diffusa soprattutto tra i più giovani, come noi di Skuola.net avevamo già ‘denunciato’ con un sondaggio in base al quale il 6,5% dei teenager ha affermato di fare sexting.

Questo comportamento porta spesso ad una conseguenza: il revenge porn, una vera e propria vendetta. Per prevenire tale fenomeno, ecco che arriva Rumuki, una app per chi ama condividere video intimi, ma non vuole poi che questi diventino di dominio pubblico dopo la rottura con la persona alla quale erano stati inviati.

Come funziona l’App

Come prima cosa, Rumuki accoppia i cellulari delle due persone che decidono di registrare un video e assegna a quest’ultimo una doppia chiave di sicurezza, una per ogni telefono. Per poter vedere il video è necessario il consenso di entrambi gli utenti, se uno dei due lo nega l’altro non potrà visualizzarlo. Se poi uno degli utenti decide di disfarsi della chiave di sicurezza, automaticamente il video viene cancellato, senza lasciare traccia. In questo modo non è possibile che terze persone possano accedere al video e quindi diffonderlo sul web.

Revenge porn, la minaccia nell’era dei social

Si scrive revenge porn, si legge vendetta. Il 17% di chi pratica sexting, infatti, ha ammesso di esser stato minacciato o di esserne stato vittima. Dopo aver condiviso materiale intimo con un'altra persona si è poi visto ritorcersi contro la cosa. Il motivo? Rancore per una storia finita, rabbia e pura vendetta. L’app, al momento disponibile solo per iOS, potrebbe quindi prevenire tale fenomeno e tutelare chi all’abitudine di condividere materiale intimo in modo volontario non vuole proprio rinunciare.

Manlio Grossi