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parola chiave dell’articoloE' di 154 morti il bilancio delle vittime dello scorso weekend a Seul, capitale della Corea del Sud.
fonte foto: via Il Corriere della Sera

La festa organizzata per Halloween si è trasformata in una vera e propria strage: le vittime, finite nella calca, non ce l'hanno fatta.

Teatro della tragedia è stato il quartiere di Itaewon, ritrovo della movida nella capitale coreana. Il Presidente Yoon Suk-yeol ha proclamato 7 giorni di lutto nazionale. Al momento si indaga ancora sulle cause che hanno provocato la calca letale.

Seul, strage di folla: cosa è successo

97 donne e 57 uomini: questo finora il bilancio delle vittime che hanno perso la vita durante la festa di Halloween a Seul, lo scorso sabato. Tutto è cominciato alle 22:15 locali, quando i soccorsi hanno ricevuto la prima chiamata. Da lì in poi è stato un susseguirsi di eventi che ha portato alla tragedia. Non è ancora chiaro cosa abbia innescato la calca, ma dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che le persone si fossero radunate in massa in uno stretto vicolo vicino al prestigioso hotel "Hamilton" perché era stata avvistata una celebrità. La stradina, un tratto di appena 45 metri, si è rivelata fatale per le vittime, schiacciate e soffocate dalla folla.

E' lì che in pochi attimi si è scatenato il caos: persone che correvano alla cieca, schiacciandone altre, grida di terrore e scene di panico collettivo. Le immagini della tragedia hanno fatto il giro del web e raccontano uno scenario apocalittico: quasi 200 ambulanze e oltre 400 soccorritori sono intervenuti sul posto. Le terribili riprese mostrano centinaia di persone distese in strada, con i sanitari che praticano massaggi cardiaci, mentre la polizia tiene a bada la folla con cordoni di sicurezza. 

Il racconto dei superstiti

C'è anche chi, miracolosamente, è scampato all'immane tragedia ed è in grado di raccontare quanto successo. E' il caso dell'italiana Francesca Di Camillo, studentessa che studia Relazioni internazionali alla “Yonsei University” di Seul. “Il Messaggero” riporta la conversazione tra la ragazza e i familiari: ”All’uscita della metropolitana mi sono trovata di fronte migliaia di persone accalcate, tanti i giovanissimi” ha raccontato la giovane al padre. ”Alcune mie colleghe di università si sono addentrate nelle stradine lunghe e strette dove poi si è verificata la tragedia. Ho poi saputo che per fortuna si sono tutte salvate trovando riparo in un portone”. Momenti di terrore che Francesca ha raccontato di aver vissuto sulla propria pelle: ”Quel muro umano mi ha dato un forte senso di soffocamento. La paura è stata tanta. Con le mie amiche italiane dell’università siamo tornate indietro e abbiamo trascorso la serata ad un’altra festa di Halloween molto meno affollata” spiega Francesca, che ha mostrato sangue freddo, riuscendo a sfuggire ad una sorte avversa.

”Ero qui l’altra notte ma ho avuto paura e me ne sono andata prima” racconta invece July, ragazza coreana giunta sul luogo della tragedia per omaggiare le vittime con fiori e dediche, al “Corriere della Sera”. C'è poi chi ha assistito in prima persona alla calca, al riparo nel proprio negozio: ”Sembravano tutti impazziti. Ma già dalla sera prima. Scatenati. Era la prima volta senza restrizioni dopo due anni e mezzo. Avevano una voglia e una energia contagiosa” racconta il titolare di “Albedo cucina turca”.