
Il Ministero dell’Istruzione sembrerebbe avere tutta l’intenzione di informatizzare le scuole. Prima la Gelmini e, soprattutto adesso, l’attuale ministro Profumo, nelle loro dichiarazioni hanno sempre spinto molto sull’importanza di portare la scuola ad essere al passo con lo sviluppo tecnologico.
Con il portale ScuolaMia si è voluto dotare il sistema di istruzione di uno strumento utile ed efficace per agevolare la comunicazione tra professori, studenti e genitori, ma finora queste buone intenzioni stentano a decollare.LA SCUOLA SI AVVICINA ALLE FAMIGLIE - ScuolaMia è il servizio informatico messo a disposizione dal Miur per comunicare ai genitori cosa fanno i propri figli a scuola. Assenze, ritardi, voti e orari di ricevimento sono solo alcune delle informazioni che possono essere scambiate rapidamente tra insegnanti e genitori, ma, dalla indagine condotta da Skuola.net, il portale non sembrerebbe ancora molto utilizzato dalle famiglie italiane.
SCUOLAMIA, CHI LO CONOSCE? - Dalla ricerca abbiamo rilevato che appena il 10% degli studenti sa che la propria scuola è registrata al portale ScuolaMia, ma quello che colpisce è che la stragrande maggioranza ignora questa informazione: più del 70% (alle medie si sfiora quasi l’80%) non sa se il proprio istituto sia registrato o meno su ScuolaMia.
PORTALE POCO USATO - Anche le famiglie non sembrano aver accolto con entusiasmo questo sistema di servizi. Non è registrato il 76% dei genitori e, seppur registrati, non utilizzano i servizi disponibili il 22% dei genitori degli studenti delle medie e il 15% delle famiglie degli studenti delle superiori.
PAGELLE ELETTRONICHE - Tra coloro che usufruiscono dei servizi messi a disposizione da ScuolaMia, quello maggiormente utilizzato dalle famiglie è la consultazione delle pagelle (10% alle superiori contro il 2% alle medie) che, vi ricordiamo, dall’anno scolastico 2012/2013 dovrebbero essere consegnate esclusivamente in formato elettronico. Al secondo posto tra i servizi più utilizzati c’è la consultazione delle assenze (6% alle superiori, ma solo il 2% alle medie) e al terzo posto troviamo le comunicazioni che la scuola invia (5% alle superiori e 2% alle medie).
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Cristina Montini