
Stando alle ultime novità, diffuse da ‘Ansa’, si può tirare un sospiro di sollievo: l’allontanamento di Kimberly è da ritenersi volontario. La ragazza è in Italia e sta bene.
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La scomparsa di Kimberly: era uscita con un ragazzo
La ragazza, originaria di Busto Arsizio, lunedì scorso aveva detto alla madre che si sarebbe vista con sua cugina. Ma era una bugia. Kimberly si sarebbe infatti recata a un appuntamento con un ragazzo e, da allora, di lei si sarebbero perse le tracce. La preoccupazione era tantissima, soprattutto alla luce dei recenti avvenimenti che hanno visto coinvolta Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio. “È uscita di casa alle 16:10, poi l'ho sentita di nuovo un’oretta dopo. Mi ha detto che sarebbe andata a cena fuori con la cugina, e che sarebbe tornata verso le 22:00”, aveva spiegato la madre durante la trasmissione ‘Pomeriggio 5’. Con sé, la ragazza aveva solo il telefono, che però è rimasto spento dalla serata del 20 novembre.
L’ipotesi dell’allontanamento volontario
A lungo sono andate avanti le ricerche dopo che era stato aperto un fascicolo su di lei, senza però capi di imputazione né indagati. La zona di Busto Arsizio, nel Varese, è stata passata al setaccio. Sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di sicurezza, sia pubbliche che private. E le ricerche sarebbero anche andate oltre i confini del comune.Stando a recenti informazioni, diffuse da ‘RaiNews’ e da ‘La Repubblica’, gli inquirenti avevano ipotizzato l’allontanamento volontario da parte della giovane. A supporto di questa pista ci sarebbero stati diversi elementi, sui quali però si è mantenuto il massimo riserbo. Il padre e la madre di Kimberly Bonvissuto, nel frattempo, non trovavano pace. Da giorni rinnovavano il loro appello alla figlia, affinché si mettesse in contatto con loro, anche soltanto per far sapere che stava bene.