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ragazza maltrattata dai genitori perché lesbicaMaltrattata dalla madre e dal patrigno già durante l'adolescenza, ma da quando hanno scoperto il suo orientamento sessuale i comportamenti sono peggiorati. I due genitori non hanno accettato la relazione della figlia con un'altra ragazza e, pur di non farla uscire, le nascondevano le scarpe in casa.

Una situazione che la ragazza, oggi maggiorenne, non ha più sostenuto e, qualche tempo fa, insieme alla fidanzata, si è recata a sporgere denuncia dai Carabinieri.

Oggi si trova a casa di una zia.

Maltrattata e bullizzata dai genitori perché lesbica

La sua adolescenza è stata caratterizzata da continui maltrattamenti psicologici da parte dei suoi genitori. Il patrigno non nascondeva una netta preferenza nei riguardi dell'altro figlio, nato dalla storia con la madre. La donna, invece, non aveva mai prestato la giusta attenzione nei suoi confronti. La ragazza - come riporta il sito BlitzQuotidiano - era cresciuta con una profonda tristezza addosso, confermata dall'insegnante di scuola media che l'aveva definita "in disordine", proprio perché sembrava che nessuno di occupasse adeguatamente del suo stato.

Il colpo di grazia arriva quando, nel 2019, la giovane si innamora di un'altra ragazza, una sua compagna di scuola, e inizia con lei una relazione. In un primo momento, i genitori hanno provato insistentemente a dissuadere la figlia dalla storia, ma dopo aver visto il suo totale coinvolgimento hanno deciso di passare ai fatti: per riuscire a non farle avere rapporti con la fidanzata le sequestravano il cellulare e, per non farla uscire di casa, le nascondevano le scarpe.

La ragazza denuncia la madre e il patrigno

Una realtà invivibile per la ragazza che, dopo alcuni mesi, prende coraggio e decide di scappare di casa e, insieme alla fidanzata, si rivolge ai Carabinieri di Treviso per denunciare la situazione in famiglia. A tre anni di distanza, qualche giorno fa i genitori sono comparsi di fronte al giudice per l'udienza preliminare. Nulla è stato ancora deciso, ma le parti stanno cercando di trovare un accordo per far sì che anche la denuncia della figlia venga ritirata. Si torna in aula, per la probabile sentenza, il prossimo ottobre.