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Piccione ucciso a bastonate da un gruppo di adolescenti, la veterinaria: "Basta violenza gratuita" articolo
Fonte foto: Instagram robivetss

L’episodio è andato in scena a Sassari, in Sardegna. I ragazzi si sono accaniti sul volatile prendendolo a bastonate finché non è intervenuta una signora.

 


 

 

La notizia è stata riportata da ‘La Nuova Sardegna’.

Il volatile è stato portato al pronto soccorso veterinario, ma non c’è stato nulla da fare. 

 

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Il piccione massacrato dai ragazzi

Siamo a Sassari, Piazza Mercato. Qui alcuni ragazzi hanno preso di mira un piccione e lo hanno preso a ripetutamente a bastonate. La violenza è continuata fino a che una signora di passaggio non li ha fermati andando in aiuto del volatile. L’animaletto è stato quindi portato al pronto soccorso veterinario, dove Roberta Demontis, specialista in animali esotici, ha provato a salvargli la vita. Invano, perché le ferite riportate erano troppo gravi.

 

Il post della dottoressa

La dottoressa, scossa e indignata per l’episodio, ha pubblicato un lungo post su Instagram accompagnato da alcune foto che mostrano lo stato dell’uccello. Lo scopo: sensibilizzare sul tema della violenza contro gli animali ed evitare che fatti simili possano verificarsi nuovamente in futuro. Poco importa che si tratti di un piccione o di un altro animale, per la dottoressa la violenza è violenza, e va condannata in tutte le sue forme.

“Dobbiamo dire basta! Tutti!”, si legge nel post.Basta alla violenza gratuita contro chi non si può difendere! Non vi importa perché si tratta di un piccione? Come se la sua vita contasse meno di un cane, un gatto o un uccello più “pregiato”? Allora pensate che chi commette una tale violenza su un “inutile piccione” è un violento! E una persona che sfoga la sua rabbia in questo modo, dopo il piccione, se non l’ha già fatto, colpirà il cane o gatto randagio, il senzatetto che dorme sulla panchina, sfogherà la sua rabbia vigliacca contro chi non si può difendere”. Continua la dottoressa: “Facciamo tante campagne contro bullismo e femminicidi, ma vogliamo capire che questi atti di violenza contro un piccione sono un campanello d’allarme per quel ragazzino? Tanti studi hanno dimostrato che i violenti sperimentano prima sugli animali, per poi passare alle persone sotto mille modi”.