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chi era andrea purgatori morto a 70 anni a causa di una malattiaUn eccellente cronista, un lavoratore instancabile a cui dobbiamo inchieste giornalistiche di primo rilievo: Andrea Purgatori ci ha lasciato a 70 anni, morto in seguito ad una malattia fulminante. Per anni tra le penne più pungenti de 'Il Corriere della Sera', Purgatori si era occupato di terrorismo e criminalità, consacrando se stesso e la sua carriera alla ricerca della verità sulla strage del 1980 di Ustica.
fonte foto: via Fanpage.it

I non addetti ai lavori lo ricorderanno per la conduzione della trasmissione 'Atlantitde', in onda su La7, dove approfondiva in modo preciso e puntuale diversi casi rimasti insoluti: la sua ultima fatica, la partecipazione al docu-film Netflix 'Vatican Girl', sul caso di Emanuela Orlandi.

Chi era Andrea Purgatori: un giornalista alla ricerca della verità

Nato il 1° febbraio 1953 a Roma, Andrea Purgatori è stato inviato per 'Il Corriere della Sera' dal 1976 al 2000 ed era particolarmente noto per le sue inchieste sul terrorismo internazionale e italiano negli 'anni di piombo'. Particolare attenzione rivolse allo stragismo, come nei casi di Aldo Moro e di Ustica. Proprio sull'incidente di oltre 40 anni fa Andrea Purgatori ha incentrato gran parte della sua attività giornalistica, tentando di arrivare ad una verità che per anni ha stentato ad emergere. Nel corso della sua carriera il cronista ha firmato numerosi reportage sui diversi conflitti che si sono susseguiti negli ultimi 40 anni, come la guerra in Libano del 1982, la guerra tra Iran e Iraq degli anni ottanta, la guerra del Golfo del 1991, l'Intifada e le rivolte in Tunisia e Algeria. Inoltre, Andrea Purgatori ha scritto anche per 'Vanity Fair', 'L'Unità', 'The Huffington Post', e 'Le Monde Diplomatique'.

Ma la storia professionale di Andrea Purgatori è anche quella di un personaggio che si è occupato di attualità e racconto della realtà attraverso registri linguistici differenti, anche attraverso il cinema e la Tv. Docente di sceneggiatura, Purgatori ha firmato film come 'Il muro di gomma', ispirato proprio alla strage di Ustica e per il quale è stato premiato con il Nastro d'argento. E poi, ancora, da amico e co-autore di Corrado Guzzanti è stato la voce fuori campo del programma di Rai3 'Il caso Scafroglia', e volto nel film 'Fascisti su Marte'. Per il cinema ha tra l'altro scritto Il giudice ragazzino (1994) e L'industriale (2011).

Il giornalista è poi apparso come attore in più episodi della recente serie televisiva 'Boris', e nei film di Carlo Verdone Posti in piedi in paradiso (2012) e L'abbiamo fatta grossa (2016). Senza dimenticare le apparizioni nei film di Alessandro Aronadio Due vite per caso (2010) e Orecchie (2016). Nel 2006 ha scritto, insieme con Francesco Nicolini, i sei monologhi di Marco Paolini per Teatro Civile (Rai Tre). Nel 2010 collaborò alla scrittura del film Vallanzasca - Gli angeli del male di Michele Placido. Dal 12 maggio 2014 al 15 giugno 2020 ha ricoperto inoltre la carica di presidente di 'Greenpeace Italia'. È stato membro dell'Accademia del Cinema Italiano e dell'Accademia europea del cinema, presidente delle Giornate degli Autori e dal 4 marzo 2015 membro del Consiglio di Gestione della Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE). Dal 2017 conduceva la trasmissione 'Atlantide' in onda su La7.

Il ricordo di Paolo Conti

Chi lo ha conosciuto non ha dubbi: raramente si incontrano persone e professionisti come Andrea Purgatori, capaci di inseguire la verità fino all'ultimo, senza fermarsi mai. Il resto lo affidiamo al ricordo di Paolo Conti, giornalista, amico e collega di Andrea Purgatori, riportato tra le pagine de 'Il Corriere della Sera': ”Chi legge queste righe perdonerà l’uso del pronome personale. Ma io ho avuto il piacere, direi ora il privilegio, di lavorare per anni con lui" esordisce il giornalista che ricorda con nostalgia gli anni della gavetta romana insieme a Purgatori. "Si potrebbero scrivere intere pagine sulle inchieste di Andrea Purgatori, sul suo stile, sulla sua classe professionale e umana, sul suo amore per la vita, per i tre figli e anche per le occasioni di felicità e di bellezza che l’esistenza può offrirti. Una magnifica e fiera persona, incapace di ipocrisie e di patteggiamenti, schietta, ironica ed elegantissima. Un vero giornalista, un protagonista della nostra storia civile. Un amico che nessuno potrà mai sostituire. Mai."
Data pubblicazione 19 Luglio 2023, Ore 10:09 Data aggiornamento 19 Luglio 2023, Ore 10:15
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