
Tutto è iniziato prima della guerra, con la carenza di materie prime energetiche e le difficoltà nel reperire il greggio da parte delle raffinerie. Infatti l’Europa dipende prevalentemente dal gas proveniente dalla Russia, ma l’Italia importa il petrolio anche da paesi come Algeria, Libia e Azerbaijan. L’aumento dei prezzi non è dunque attribuibile solo allo scoppio della guerra. Non a caso, tra i motivi principali che hanno contribuito a tali rincari troviamo anche l’aumento del prezzo del Brent, ovvero del petrolio estratto nel Mare del Nord.
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Perché il prezzo della benzina aumenta
Domenica 6 marzo, il prezzo del barile di un Brent ha quasi sfiorato la soglia di 140 dollari: picco vicino al record più alto mai raggiunto, quello di 147,5 dollari che risale al 2008. Si innesca così un effetto domino. Tutte le volte in cui il prezzo del petrolio aumenta, ci sono degli effetti diretti sia sulla benzina, sia sul diesel, che sono il risultato della raffinazione del greggio. Ecco spiegato perché sia benzina, che gasolio, hanno entrambi superato i 2 euro a litro.