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La Pace di Brest-Litovsk, l'Ucraina indipendente: l'inizio della fine dell'Impero Russo
Occorre riavvolgere la macchina del tempo fino al 3 marzo 1918 per capire il significato di questo negoziato. La data è il giorno in cui venne infatti firmato il Trattato Brest-Litovsk tra la Russia bolscevica e gli imperi centrali, tra cui l'Austria-Ungheria, la Bulgaria e l'Impero Ottomano. Con il trattato, che sanciva la resa e l'uscita della Russia di Lenin dalla prima guerra mondiale, il prezzo da pagare per i russi fu altissimo. Oltre a dover pagare una considerevole indennità di guerra, la Russia perse infatti la Polonia Orientale, la Lituania, la Curlandia, la Finlandia, l'Estonia, la Livonia, la Transcaucasia e l'Ucraina.Nel complesso la pace di Brest significò per la Russia la perdita di 56 milioni di abitanti, e alcune zone essenzialmente strategiche, privandola così di un terzo della produzione di carbone e di circa il 70% dei suoi minerali ferrosi. Ma a parte l'Ucraina, che costituiva la culla della Repubblica delle Federazioni Sovietiche, le restanti aree strappate ai russi comprendevano territori che la Russia aveva conquistato e assorbito, abitati da popolazioni che non conoscevano nemmeno la lingua russa.