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di paolodifalco01
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Bombardamenti su KievNelle prime ore della giornata di oggi la Russia ha lanciato diversi missili su un'area centrale di Kiev che si vanno ad aggiungere a quelli lanciati durante la notte nell’area di Zaporizhzhia: già si iniziano a contare feriti e morti in diversi luoghi.

Account Twitter Ep President Roberta Metsola

Questi bombardamenti dovrebbero essere una sorta di rappresaglia dopo l'esplosione dello scorso sabato che ha provocato dei seri danni al ponte che collega la Russia con la Crimea. Ma, andiamo a vedere cosa sta succedendo.

L'esplosione del ponte di Kerch

Dallo scorso 24 febbraio prosegue ininterrottamente la guerra in Ucraina nata dopo l'invasione territoriale della Russia. Dopo un'iniziale avvicinamento alla capitale ucraina, Kiev, l'esercito russo ha iniziato gradualmente a retrocedere spostando la linea del fronte in Donbass. In particolar modo, i territori di questa regione sono stati annessi alla Russia con una sorta di referendum il cui esito è stato riconosciuto solamente dalla Federazione Russa. In questo scenario si colloca l'esplosione di sabato mattina che ha danneggiato il ponte che collega la Russia con la Crimea, penisola invasa nel 2014 e annessa alla Russia dopo l'occupazione militare e un altro controverso referendum.

Questo ponte che si trova sullo stretto di Kerch, tra il Mar d'Azov e il Mar Nero, ha un'importanza strategica vitale per la Russia visto che è l'unico collegamento stradale tra il territorio russo e quello della penisola. Si tratta quindi dell'unica strada che può essere utilizzata dai mezzi russi per portare rifornimenti nelle regioni occupate di Kherson e Zaporizhzhia. L'esplosione, che ha provocato il crollo di due campate del ponte lungo 18,1 km, sarebbe stata provocata da quella di un camion che a sua volta avrebbe innescato l'esplosione di sette vagoni che trasportavano carburante su un treno merci.

Chi è stato a far esplodere il ponte di Kerch?

Dopo l'esplosione, un consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter ha scritto:"La Crimea, il ponte, è l’inizio. Tutto ciò che è illegale, deve essere distrutto. Tutto ciò che è stato rubato deve tornare all’Ucraina. Tutti gli occupanti russi devono essere espulsi". Nonostante questo tweet però, al momento, non sembra essere ancora chiara la responsabilità del gesto.

Nella giornata di oggi, intanto, Putin presiederà il Consiglio di Sicurezza russo, l'organo consultivo che si pronuncia sui temi di sicurezza nazionale dove, probabilmente, si potrebbe attribuire la responsabilità del gesto alle forze militari di Kiev. Ipotesi, tra l'altro, che potrebbe essere presto confermata visto che secondo le indiscrezioni di un funzionario ucraino al New York Times, dietro l'esplosione ci sarebbe l'intelligence ucraina che ha utilizzato un camion-bomba guidato attraverso il ponte.

Indiscrezioni che arrivano dopo quella dello scorso 5 ottobre quando lo stesso quotidiano americano aveva anche rivelato che secondo l'intelligence americana l'attentato del 23 agosto in cui ha perso la vita Daria Dugina, figlia del filosofo nazionalista russo Alexander Dugin, sarebbe stato autorizzato da alcuni elementi del governo ucraino. Dallo stesso quotidiano era arrivata la precisazione che "gli Stati Uniti non hanno preso parte all'attacco, né fornendo informazioni né altra assistenza, né erano a conoscenza dell'operazione in anticipo".

I bombardamenti in Ucraina di oggi

Dopo l'esplosione del ponte di Kerch, intanto, la risposta russa non si è fatta attendere e così Kiev, dove i missili non cadevano dal 26 giugno, è stata nuovamente bombardata: dei missili sono caduti nel parco Shevchenko, a pochi passi dall’Università, sul ponte di Klitschko, ma anche nel quartiere di Pechersk dove si trova la sede del Servizio di sicurezza ucraino. A Ukrainska Pravda il comandante in capo delle forze armate di Kiev, Valery Zaluzhny, ha detto che sono stati 75 i razzi lanciati contro l’Ucraina ma solo 41 di questi sono stati neutralizzati dalla difesa aerea ucraina.

Adesso rimane ancora aperto l'interrogativo sulla prossima mossa di Putin: dalle informazioni ufficiali, le città ucraine colpite dai bombardamenti sono state sette. A far paura però sono le parole del vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitry Medvedev riportate dall’agenzia Ria Novosti:"La risposta al crimine in Crimea non può essere che la distruzione diretta dei terroristi".

Paolo Di Falco

Data pubblicazione 10 Ottobre 2022, Ore 12:28
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