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rider morto in incidente stradaleQuella di William De Rose è solo l'ennesima, e ultima in ordine di tempo, morte sul lavoro. Il giovane rider ha infatti perso la vita lo scorso venerdì in un incidente stradale, durante una consegna.

Willy, come lo chiamavano gli amici, svolgeva da ormai tre anni un lavoro che ancora oggi non gode delle tutele dovute, lavorando nel più assoluto precariato.
La tragedia ha suscitato sdegno nella città di Livorno ma ha anche mosso qualche coscienza. Come quella di Ginevra Colombo, studentessa 25enne, che il prossimo 5 aprile discuterà una tesi di laurea sul lavoro dei rider.

Riders stressati e pagati a cottimo: la tesi

Con un elaborato dal titolo “Il divieto di interposizione come tecnica di regolazione del lavoro nelle piattaforme”, la giovane Ginevra ha portato alla luce il sistema di reclutamento e controllo della manodopera tramite piattaforme on Line, sul quale si basa la così detta “gig economy”, ovvero i lavoretti a chiamata come quello del rider. Ginevra ha potuto così approfondire le dinamiche di un contesto che sfrutta senza criterio i lavoratori.

Ecco perché quando si parla di incidente, in merito alla morte di Willy, Ginevra non ci sta: “Un recente studio dell’Organizzazione Internazionale del lavoro ha raccolto le testimonianze dei lavoratori in oltre 100 paesi. Il 74% dei riders soffre di stress durante l’orario lavorativo. Le ragioni: la costante pressione di dover guidare il più rapidamente possibile. Perché ad oggi la stragrande maggioranza dei riders viene pagato a cottimo. Se non effettui le consegne velocemente, o non ne effettui abbastanza diventa difficile lavorare” ha scritto la giovane su Facebook.