
La didattica dovrà essere quanto più possibile in presenza ma, a differenza di altri settori, continuerà a esserci l'obbligo di Green Pass per tutti coloro che accedono alle strutture degli atenei. Inoltre, viene prorogato l'obbligo vaccinale per i dipendenti e per il personale universitario che, se inadempienti, potranno essere sanzionati con le modalità già previste dalla legge.
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Università, stop allo Stato di emergenza: la didattica sarà sempre più in presenza
Per quanto riguarda la vita universitaria vera e propria, come detto, le attività didattiche e curriculari saranno "prioritariamente in presenza", con gli atenei che però, sfruttando la loro autonomia, potranno continuare a sfruttare la Dad "in relazione al contesto epidemiologico di riferimento".
Rimangono l'obbligo di Green Pass e di vaccinazione
Fino al 30 aprile, inoltre, rimarrà obbligatorio il Green Pass base per tutti coloro che accedono alle stretture universitarie e Afam, nonché quello di indossare la mascherina. Ribadito anche il divieto di accedere nei locali universitari ai soggetti con sintomatologia respiratoria o temperatura corporea superiore a 37,5° e la raccomandazione del rispetto di una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.Ma soprattutto, elemento di differenziazione più forte, fino al prossimo 15 giugno rimarrà in vigore l'obbligo vaccinale per il personale delle università e di tutte le istituzioni interessate. Chi trasgredirà, potrà essere sanzionato secondo le disposizioni ministeriali. Viene esclusa, però, la sospensione del personale interessato dall’attività lavorativa e dal relativo trattamento retributivo.