
La sessione estiva è ormai terminata e anche gli studenti universitari hanno potuto tirare un respiro di sollievo per la fine ufficiale dell’anno accademico. Se settembre sembrava a tutti gli effetti il mese della ripresa della vita universitaria, al momento la situazione epidemiologica e la diffusione delle varianti preoccupano non poco.
Nelle ultime ore la ministra dell’Università
Cristina Messa si è pronunciata sul futuro delle università, dichiarando che l’unica strada che potrebbe permettere agli studenti di ritornare in presenza potrebbe essere data dal
vaccino. Servirà dunque il
Green Pass anche per entrare in università? Ecco cosa ha detto al riguardo.
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Come per il mondo scuola, anche quello dell’università non sembra avere ancora
risposte concrete circa il ritorno in presenza previsto a settembre. Le incognite sono ancora molte: dall’estensione della
didattica mista nel primo semestre alla possibilità di frequentare in presenza con il
sistema delle turnazioni, dalla creazione di nuovi
appelli a settembre a distanza alle
misure di sicurezza da rispettare in presenza. A dare aggiornamenti sul futuro delle università italiane è stata proprio la ministra Messa che - come riporta
Il Fatto quotidiano - a margine dell’inaugurazione del
Chemistry Interdisciplinary Project (ChIP), il padiglione di chimica dell’Università degli studi di Camerino, ha spiegato all’Ansa che l’introduzione del
Green Pass potrebbe essere l’unica soluzione per tornare in presenza a settembre. Ha anche fatto un appello ai giovani universitari: "
Raccomando e sollecito tutto il mondo universitario e i giovani, a riprendere in presenza le lezioni". Per la ministra, del resto,
garantire la presenza vuol dire anche garantire la sicurezza e l’unica strada che abbiamo oggi è il vaccino".