
Gli studenti universitari hanno da poco riacceso le webcam dei loro dispositivi e preparato la borsa con i libri per la ripresa della didattica del primo semestre. Proprio così, dopo l’emergenza sanitaria da Covid-19 gli atenei italiani hanno rivoluzionato il modo di fare didattica mediante turnazioni in presenza e classi virtuali. Lo scopo, infatti, è proprio quello di creare una nuova normalità all’interno delle vite degli universitari per garantire il diritto allo studio e il normale svolgimento dell’anno accademico.
Con la pandemia in atto sono tante, inoltre, le novità introdotte nel mondo universitario che scalfiscono la quotidianità degli studenti. Per conoscerle e approfondirle, Skuola.net ha organizzato una puntata della videochat che ha ospitato Gaetano Manfredi, Ministro dell’Università e della Ricerca. Quando?
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Ripresa della didattica, tirocini e lauree abilitanti
L’università è ormai ripartita in sicurezza da alcune settimane grazie alle misure restrittive introdotte all’interno degli atenei italiani e alla nuova organizzazione tra didattica a distanza e lezioni frontali. A pochi mesi dalla sua nomina, il Ministro Gaetano Manfredi - che prima di arrivare al neonato MUR ricopriva il ruolo di Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – ha infatti dovuto fare i conti con una pandemia che ha paralizzato il mondo intero. Il sistema universitario italiano ha però retto e i nuovi dati emersi ci confermano che il numero di esami e di laureati è risultato superiore rispetto allo scorso anno. Mantenendo come caposaldo la tutela della salute di ragazzi e docenti, il ministro Manfredi è riuscito ad avere più fondi per l’Università, circa 1 miliardo e 400 milioni previsti dal Decreto Rilancio, per aiutare gli studenti meno abbienti o con problemi economici emersi dopo l’emergenza sanitaria. Con un articolo inserito nel decreto “Cura Italia”, inoltre, ha reso immediatamente abilitante la laurea in Medicina con l’obiettivo di assumere ben 10 mila medici in più per far fronte ai problemi di organico del Sistema sanitario nazionale. Tale novità dovrebbe essere estesa anche a psicologi, farmacisti e odontoiatri: il ministro Gaetano Manfredi ha infatti annunciato che è in arrivo un disegno di legge che mira proprio a questo obiettivo. Negli ultimi giorni, inoltre, il ministro ha dichiarato che si investiranno 15 miliardi in 5 anni per la ricerca.