
Settembre è ormai arrivato e gli studenti stanno pian piano ritornando nelle università per sostenere gli esami della sessione autunnale e per frequentare le lezioni del primo semestre. Novità del nuovo anno accademico è l’introduzione dell’obbligo vaccinale per docenti e studenti: senza non è permesso l’accesso in facoltà. Ma come seguirà le lezioni chi ne è sprovvisto? Potrà ricorrere ancora una volta alla didattica a distanza, come ha ribadito la ministra dell’Università, Maria Cristina Messa, durante un'intervista rilasciata a Fanpage.it.
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Università in presenza, si andrà solo con il green pass
Non ci sono più dubbi, dunque, sulle modalità di accesso all'università per il nuovo accademico: come disciplina il decreto governativo del 6 agosto, docenti e studenti universitari devono essere provvisti di Green Pass per poter entrare nelle strutture. Il certificato verde permette, infatti, loro di dichiarare di aver ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid o di essere guariti dal Covid oppure di aver effettuato un tampone antigenico o molecolare con esito negativo.Chi non è provvisto di Green Pass può comunque continuare a frequentare le lezioni universitarie, ma 'a distanza', con le stesse modalità usate per seguire negli ultimi due anni accademici. A confermarlo, come detto, la ministra dell’Università, Maria Cristina Messa. A suo avviso, infatti, l’accesso in presenza per chi non vuole fare il vaccino o per chi si rifiuta di esibire il Green Pass non potrà più essere garantito perché “il bene comune prevale, e io devo lavorare per il bene comune, per il bene di tanti”.