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aumentato il valore delle borse di studio nelle universitàBuone notizie per il mondo dell'università e per gli studenti: è stato infatti incrementato il valore degli importi minimi delle borse di studio per l'anno accademico 2022-2023. In particolare, per gli studenti “fuori sede” e “indipendenti”, il decreto, pubblicato dal Ministero dell'Università e della Ricerca, prevede l'incremento di 900 euro, arrivando ad una soglia annuale pari a 6.157,74 euro.
Invece per gli studenti “pendolari” l'aumento è di 700 euro che porta il valore della borsa di studio a 3.598,51 euro, mentre per quelli “in sede” ci sarà un aumento di 500 euro, arrivando a 2.481,75 euro.


Innalzate le soglie di ISEE e ISPE

Inoltre, all'interno del decreto sono presenti anche ulteriori agevolazioni per studenti disabili e svantaggiati, e per le studentesse iscritte ai corsi di studio STEM, la cui borsa di studio percepirà un aumento del 20%. Incrementi mensili di 600 euro, fino a dieci mesi, poi, anche per gli studenti che partecipano a programmi di mobilità internazionale. Ma non solo, in un'ottica di estensione, quanto più larga possibile, del diritto al sussidio, il decreto intende estendere la platea di studenti cui si rivolgono gli aiuti. E nel farlo, sono stati alzati i limiti massimi dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) che è stato portato a 24.335,11 euro e dell’Indicatore della situazione patrimoniale equivalente (ISPE) portato a 52.902,43 euro.

La Ministra Messa: “Il Paese crede nei giovani”

Il decreto si propone di attuare quanto già previsto dall'art. 12 del decreto-legge n° 152 del 6 novembre 2021 che dispone lo stanziamento di 500 milioni del PNRR per il potenziamento delle borse di studio: “Questa misura rappresenta il segno concreto dell’impegno continuo che abbiamo messo in campo nell’agevolare studentesse e studenti che vogliono investire nella propria formazionedichiara il Ministro, Maria Cristina Messa. Che si stia veramente investendo nel futuro della ricerca? La Ministra ne è certa: “È un sostegno che consente loro di allargare le possibilità di scelta, che li supporta nella decisione di frequentare l’università lontano da casa e li incentiva a scegliere percorsi STEM. Ai giovani deve arrivare forte il messaggio che il Paese crede in loro e li accompagna, attraverso strumenti importanti, a costruire il proprio futuro”.