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fonte foto: via Facebook

Silvia, la studentessa di Bologna no Green pass, è tornata a far parlare di sé. Dopo aver denunciato nei giorni scorsi di essere stata insultata dai compagni di corso e allontanata perché priva di Green pass, la giovane è tornata in aula accompagnata da una ventina di colleghi universitari, anche loro contrari al certificato verde.

Ma anche questa volta è finita con una lezione interrotta dalla professoressa Luisa Lugli, contestata dalla ragazza che la accusa di "violare la Costituzione", e con gli altri studenti in aula che avrebbero avvertito le forze dell’ordine, nel tentativo di far rientrare la situazione, come si legge tra le pagine de “Il resto del Carlino”. Dopo che gli animi si sono calmati, la lezione è ripresa senza alcun problema.

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Nei giorni scorsi, la vicenda della studentessa aveva fatto il giro dei giornali e dei social; la ragazza aveva denunciato il fatto di essere stata insultata dai compagni e allontanata con forza dall’aula. Al riguardo è intervenuta la professoressa Lugli la cui versione, di fatto, smentisce quella di Silvia: “Che io abbia visto – ha precisato a Repubblica – non c’è stata nessuna aggressione, soltanto uno scambio di opinioni contrastanti. Anche perché, se fosse avvenuto in aula, chiaramente sarei dovuta intervenire".

Studenti Unibo: “Opinionisti fomentano odio social”

La giovane studentessa ha invece ricevuto solidarietà dal gruppo “Studenti Unibo contro il Green Pass” che su Facebook hanno scritto: “Esprimiamo piena solidarietà alla nostra collega Silvia, da giorni esposta a insulti e attacchi personali su testate e social media. È svilente notare come le infamie siano fomentate anche da opinionisti che si fregiano di essere contro la violenza, rispettosi di ogni essere umano, e che poi non perdono l’occasione di stimolare il pubblico ludibrio di una giovane studentessa”. Successivamente al post, il gruppo Facebook è stato chiuso dagli studenti.