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Riaperture università, le parole della ministra Messa

Massima attenzione sulla riapertura e la possibilità, dal prossimo anno accademico, di iscriversi a più di corso universitario. La ministra dell'Università, Maria Cristina Messa, nel corso di un'intervista al Corriere della Sera, parla del futuro degli atenei in Italia.

"Sulle riaperture non possiamo sbagliare"

Anche se la deadline per le riaperture di scuole e università è il 26 aprile prossimo, "molte università di fatto hanno già riaperto.
Bisogna però, secondo me, mediare il grande desiderio di riaprire con gli aspetti di sicurezza sanitaria. Dobbiamo riaprire in sicurezza, e lo dico anche da medico"
, afferma Messa, che poi aggiunge: "Bisogna mediare il grande desiderio di tutti di riaprire" le aule delle università "con ben presente la sicurezza", quindi "credo ci voglia l'entusiasmo e la voglia che c'è in parte, soprattutto da parte degli studenti, di riaprire e di tantissimi professori, ma c'è anche la necessità di dare sicurezza perché se sbagliano tempistica ritorniamo con le rianimazioni piene e con la crescita dei decessi".

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"Dal prossimo anno sarà possibile iscriversi a più di un ateneo"

La ministra, poi, "ufficializza" la possibilità di potersi iscrivere dal prossimo anno accademico a più di un corso universitario: A partire "dal prossimo anno accademico sarà possibile anche in Italia iscriversi a più di una Università, a più di un corso di laurea" in contemporanea così come avviene già in molti paesi all'estero". Nelle prossime settimane il Parlamento ratificherà il via libera al testo che consentirà a studentesse e studenti di iscriversi contemporaneamente a due corsi di laurea, superando un divieto obsoleto contenuto in un decreto regio del 1938.

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"Propongo un Erasmus italiano"
Messa, poi, svela un'ulteriore idea: "Gli studenti italiani sono molto pronti alla mobilità fra i diversi atenei stranieri ma anche nazionali tanto che "da molte parti mi arrivano proposte di una sorta di 'Erasmus italiano'". Poi aggiunge: "Per aumentare il numero di laureati in Italia bisogna creare un welfare dello studente, con più borse di studio, più posti letto nelle residenze universitarie, attenzione agli sbocchi lavorativi e alla socialità". Infine sulla ricerca: bandi in inglese, percorsi certi per la carriera professionale e semplificazione burocratica per brevetti e spin-off: per Messa è questa la 'ricetta' per rendere la ricerca italiana più attrattiva e favorire il rientro dei cervelli.