
Si sa che il primo anno di università è in genere quello più duro per le giovani matricole poiché l’impatto con un modo del tutto nuovo di impostare e concepire il metodo scolastico spesso comporta un rendimento di voti e crediti non soddisfacente per molti studenti, anche per quelli che magari nella scuola superiore si distinguevano tra i migliori. Molti si sentono persi e vagano nei corridoi delle Università come se fossero in labirinti brulicanti di volti sconosciuti e pieni di porte di cui non riescono a trovare la chiave giusta per una via di uscita. Se vi sentite così, niente paura ragazzi, è normale!
Ovviamente il grado di sconforto dipende sia dalla personalità di ognuno, sia dalla facoltà poiché alcune, come quelle ad esempio di indirizzo letterario e più, in generale, umanistico lasciano totalmente “da solo” lo studente nella scelta degli esami da inserire anno per anno nel piano di studi. Come una trottola allo sbaraglio, la matricola di Lettere vaga da un’aula all’altra condividendo lezioni con compagni di tutti gli anni e di tutti gli indirizzi di facoltà, senza riuscire mai a chiarirsi le idee sulle lezioni da seguire e a fare ordine sul lavoro che deve svolgere.
Se vi sentite nella stessa confusione caotica, o se siete sconfortati dai vostri rendimenti, non preoccupatevi, fate un bel respiro, lasciate da parte lo sconforto, ripetetevi che ce la farete e, se lo ritenete utile, leggete i consigli che vi dà una laureata che si è sentita così ed ha affrontato la stessa situazione durante il primo anno di immatricolazione.
Fare nuove amicizie
Per prima cosa, il mio consiglio è di farvi degli amici, dei nuovi compagni con cui poter studiare e confrontarsi e con cui condividere i momenti liberi tra una lezione e l’altra. Aprirsi è sempre difficile, soprattutto dopo gli anni delle superiori che sono quelli dove, in genere, si instaurano amicizie più profonde e durature nel tempo, ma è fondamentale riuscire a farlo. Sentirsi a proprio agio in un ambiente nuovo è assolutamente necessario per familiarizzare con esso e “viverci” bene all’interno.
Fare un piano di studi valido
Programmare bene gli esami nei due semestri di ciascun anno scolastico è molto importante per completarlo senza ansia e nei giusti tempi. Se siete al primo anno ricordate che potete consultare i tutor che ogni ateneo mette a disposizione per le matricole per tutto quello che riguarda l’orientamento e i primi passi da muovere. In linea generale, dovete fare una media dei crediti che dovete acquisire durante l’anno in corso per poi inserire nel piano di studi il numero esami che servono per raggiungere la loro somma.
Sostenere durante lo stesso anno gli esami simili
Se avete la possibilità di scegliere gli esami, una mossa intelligente per ottimizzare la fatica potrebbe essere quella di inserire negli stessi semestri, esami dal contenuto simile, in modo che molte delle informazioni contenute si ripetano, aggiungendone solo altre nuove per ogni insegnamento. Durante il primo anno, vi consiglio di fare le idoneità previste dal proprio piano di studi che sono più semplici degli esami veri e propri e di solito non prevedono voti ma solo la promozione o la bocciatura (in genere si tratta di pochi CFU nell’idoneità informatica e di lingua).
Frequentare le lezioni
Non tutte le facoltà hanno materie che richiedono obbligo di frequenza, tuttavia il mio consiglio è quello di prenderne parte comunque sempre se si può. Assistere ad una lezione oltre ad essere bello, è sempre utile poiché, in genere, gli insegnanti distribuiscono dispense o parlano di argomenti che non si trovano sui libri. Proprio per integrare tutto questo “materiale extra”, ai non frequentanti spesso è richiesto lo studio di uno/due volumi in più su cui prepararsi. Se non si possono frequentare tutte, si può sempre ricorrere all’uso dei registratori affidati ad un compagno presente, oppure, se ci si fida, si può attingere direttamente ai suoi appunti. Frequentare, inoltre, permette anche di chiarire con il docente stesso eventuali dubbi o incomprensioni che possono nascere nello studio individuale o di gruppo.
Studiare negli intermezzi delle lezioni
Ma se trascorro il giorno a seguire le lezioni, dove lo trovo il tempo per studiare? Difficilmente le lezioni si susseguono sempre tutte attaccate una dopo l’altra, così, dopo un bel caffè e due chiacchiere al bar dell’università, consiglio di andare soli o con qualche compagno, nella biblioteca di ateneo a cui possono accedere gratuitamente tutti gli studenti iscritti. Qui potete portare i vostri volumi, consultare quelli presenti lì, concentrarvi e studiare in silenzio e in tranquillità per tutto il tempo che avete disponibile prima o dopo le lezioni.