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"Mi sento indietro con gli esami... e avanti con gli anni": la confessione del fuori corso su Reddit articolo

L'università è spesso descritta come un periodo di crescita personale e di sviluppo accademico. Tuttavia, per molti studenti, il percorso universitario può essere pieno di sfide e difficoltà, specialmente quando si tratta di mantenere il passo con gli esami e i crediti necessari per laurearsi entro i tempi previsti.

Il sentirsi "fuori corso" può generare un senso di inadeguatezza e di frustrazione che può influenzare profondamente l'autostima e il benessere emotivo degli studenti. E ciò avviene indipendentemente da quanti anni si sono persi: come evidentemente traspare dal post di uno studente di Medicina sulla piattaforma Reddit.

“Mi sento vecchio per avere perso due anni”: lo sfogo dello studente

L'aspirante medico – giunto alla soglia dei 25 anni – si dice sconfortato per avere perso due anni di corso. Un sentimento che esplode quando lo studente si mette a confronto con i compagni di corso, di due anni più piccoli: “Tra circa due mesi farò 25 anni e sono al quarto anno di Medicina con degli esami arretrati... so che potrà sembrare ridicolo, ma spesso mi sento davvero vecchio per aver perso due anni. So che non sono tanti, e nella mia classe di studi ci sono persone molto più vecchie di me, so di essere nella norma, e so anche che conta poco l'età anagrafica... ma insomma, quella sensazione di esser in ritardo quando mi confronto con i 23enni che non hanno perso nemmeno un anno spesso ritorna e genera un po' di angoscia. Tutto sopportabile sia chiaro, volevo sapere se qualcun altro si sentisse come me. Buona serata”.

 

La risposta di un utente: “Noi 20enni ci sentiamo sempre alla fine del mondo, ma non è così”

Dal post emerge uno degli aspetti più significativi di trovarsi fuori corso, vale a dire la percezione di non essere all'altezza o di essere in ritardo rispetto ai propri coetanei. E a giudicare dalle risposte degli altri utenti, il giovane è in ottima compagnia: “Pensa che io ne ho 22 e se dio vuole farmi passare il test nazionale entrerei al primo anno a settembre, vengo da biotecnologie. Eppure non mi sento per niente in ritardo, so che è una passione/sogno e penso che la cosa più sbagliata sia il confrontarsi con gli altri, anche perché tutti hanno avuto e hanno ancora i loro problemi personali, più o meno gravi e di diverse tipologie. Il trucco è non fermarsi mai secondo me cercando un equilibrio ottimale con la vita sociale, amorosa e sportiva. Se ti fermi rischi di non ritornare più al passo e stare fermo anche anni, ne so qualcosa” commenta infatti un altro redditor.

Il segreto per reagire in questi casi è quello di cercare un punto di vista diverso, magari facendosi anche consigliare. E, poi, tenere sempre a mente che nessuno è sbagliato e che tutti noi abbiamo tempi diversi: “Purtroppo noi 20enni ci sentiamo sempre alla fine del mondo. Io mi sono diplomata 4 anni fa, ora ho 22 anni, ancora di università nessuna traccia, e non so se sarà questo il mio anno, o la comincerò a 23, quasi 24, anni. Ovviamente mi guardo in giro e vedo quelli più piccoli di me laureati e sto male, ovviamente faccio i calcoli sul tempo che ho perso e che invece avrei guadagnato se mi fossi iscritta prima, ovviamente penso “wow, ora starei già al terzo anno, e invece ancora non ho nemmeno cominciato” e bla bla bla. Ma questa è una mentalità stupidissima perché siamo davvero piccoli e abbiamo ancora una vita davanti. E sai chi me ne ha fatto rendere conto? I 30 enni/40 enni. Ho un’amica che ha quasi 30 anni e quest’anno si laurea in lingue, dice che si sente più viva adesso che quando aveva 20 anni” suggerisce una utente.

Data pubblicazione 23 Febbraio 2024, Ore 14:28
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