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Studente scrive post motivazionale

La vita universitaria non è facile, forse proprio per questo a circolare sui social sono soprattutto le testimonianze in negativo, che in molti casi restituiscono un quadro preoccupante: studenti persi e stressati, schiacciati dall’ansia e senza direzioni, che piuttosto che costruire il proprio futuro finiscono per subirlo, tra passività e paura.

Ma per fortuna ci sono le eccezioni, e di tanto in tanto arriva anche qualche racconto positivo a controbilanciare la tendenza.

Questo è il caso del post su Reddit di uno studente 22enne che racconta di sé, di come abbia perso due anni in una facoltà che gli aveva tolto la voglia di studiare e andare a lezione prima di trovare la sua strada: “Faccio questo post per rincuorare tutte quelle persone che si sentono “perse” così come mi sono sentito perso io in passato.

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Lo studente esplicita fin da subito l’intento del suo post: “Ciao, faccio questo post con la speranza che la storia della mia esperienza con l’università possa esservi d’aiuto e risollevare gli animi di tutte quelle persone che un po’ come me, anni fa, non vedono più la luce in fondo al tunnel”.

Arriva quindi il momento delle presentazioni: “Partiamo col dire che sono un ragazzo di 22 anni, e che frequento il primo anno di Economia presso l’Università degli Studi Dell’Aquila. Pochi giorni fa, precisamente il 27 Giugno, ho finito tutti gli esami previsti per il primo anno del mio corso di laurea, con risultati anche abbastanza sorprendenti per non aver mai approcciato la materia: infatti ho dato 6 esami e ho concluso l’anno con una media del 26.5, che per me è tantissimo

Ma il percorso, come spiega lo studente, non è sempre stato in discesa: “Però, prima di arrivare a capire quale fosse davvero la mia strada ho perso degli anni, precisamente 2 anni: infatti, per due anni dopo la maturità (ho fatto un ITIS informatico), ho frequentato un altro corso, ossia Scienze Informatiche (sempre presso l’Università degli Studi dell’Aquila)”. Continua a raccontare il 22enne: “Sebbene il primo anno avessi concluso quasi tutti gli esami, ho avvertito un grandissimo peso a partire dal secondo anno dove ho avuto un vero e proprio blocco: non riuscivo a studiare quelle materie, non riuscivo neanche ad andare a lezione perchè il tutto mi generava una sensazione d’ansia mista a nausea (è davvero molto difficile per me spiegare tutto ciò, quindi spero di aver reso l’idea)”

Il cambio a Economia: “Ho capito subito che quello era il mio posto”

Insomma, la situazione non poteva andare avanti ancora a lungo, anche perché a un certo punto l’elastico finisce per spezzarsi: “Subito dopo la sessione invernale (parliamo di Febbraio 2023), decisi di lasciare quella facoltà e iniziai un percorso psicologico alla fine del quale, mi sentii rinnovato e dopo aver valutato i pro e i contro di diverse facoltà che mi interessavano, accettai il fatto di cambiare con Economia (tra l’altro mi hanno riconosciuto anche diversi esami da informatica)”

Una scelta che ha dato i suoi frutti: “Sin da subito, frequentando le lezioni, capii che quello era il posto per me, anche se non tutte le materie mi hanno appassionato allo stesso modo: so che la strada è ancora lunga ma l’aver dato tutti gli esami e l’aver concluso in anticipo la sessione, mi ha dato una gratificazione enorme, e una forza tale da affrontare anche i successivi due anni”.

“Scrivo per le persone perse: buttatevi sui vostri interessi e non abbiate paura di cambiare”

Ribadisce quindi il 22enne: “Faccio questo post per rincuorare tutte quelle persone che si sentono “perse” così come mi sono sentito perso io in passato: ho letto diversi post di ragazzi e ragazze che non riescono ad andare avanti e io posso capire benissimo cosa si prova. Mi rivolgo in primis a loro ma questo è un consiglio valido per tutti: se sentite che quello che state facendo non vi piace e vi appesantisce e avete qualche interesse particolare, beh allora buttatevi su quell’interesse e non abbiate paura di cambiare

“Anche io all’inizio non volevo accettare il fatto di aver sbagliato, ma è la vita e come tale si cade e ci si rialza. Conclude lo studente: “Ed in più, viviamo troppo poco per fare e studiare cose che non ci piacciono, solo perché “ah quella cosa dà più lavoro rispetto a quell’altra”. Ragionate sempre di testa vostra e se ritenete che quella cosa sia giusta, allora andate e spaccate tutto. Spero che questo post arrivi ai diretti interessati e spero di avervi fatto sorridere un po’. Buona fortuna per tutto”.