
La facoltà di Medicina, si sa, mette a dura prova i suoi studenti: non solo il carico di studio è piuttosto importante, ma una parte di energia va investita anche nelle ore in ospedale, per fare esperienza sul campo. Senza contare la lunghezza del percorso: anni e anni da dedicare con la testa china sui libri. Insomma, la strada è più che tortuosa ed è semplice perdere la bussola.
Dimostrazione di tutto questo è la testimonianza toccante, pubblicata sui social, dello studente di Medicina: 29 anni, fuoricorso, a causa di diversi fattori non è riuscito a stare al passo con gli esami e ora si ritrova in una situazione di stallo, senza la forza per uscirne: “Mi guardo indietro, anni di nulla. Un esame nell'ultimo anno. Non credo più nell'ambiente medico, non ho più fiducia nel nostro sistema educativo”. Qui di seguito il suo racconto.
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Lo studente su Reddit: “Passavano gli anni, restavo bloccato”
“Qui 29enne entrato a medicina (superando il test al primo colpo e venendo da due anni di università umanistica) nel preistorico anno accademico 2015/2016. Avevo 21 anni e credevo, ingenuamente, di trovare un determinato ambiente. Primi due anni di università andati benone, superando materie che molti faticavano a dare. Poi un blocco dato da diversi fattori: fine di una relazione, forte ansia, insonnia. Diagnosi di Depressione e inizio con l'antidepre. Passano gli attacchi di panico, arrivano 8-9kg in più e tanta lentezza mentale. Arriva pure il covid: alla prima sessione mi do due esami, poi nulla per un anno. Ho visto gente darsi 15 esami online leggendo senza vergogna dallo schermo del proprio pc. Nel frattempo passavano gli anni, restavo bloccato, restavo deluso da quanto vedevo. Un ambiente pieno di mentecatti convinti di essere chissà chi, spesso figli di (non solo di papà) con l'unico talento, che ammetto di non avere, dell'imparare come pappagalli e della disciplina, altra arte che non ho saputo mai fare mia”.
“Mi guardo indietro, anni di nulla”
“Mi guardo indietro, anni di nulla. Un esame nell'ultimo anno. Non credo più nell'ambiente medico, non ho più fiducia nel nostro sistema educativo. Alla laurea si arriva ignoranti e pare a tutti vada bene. Un sistema, l'unico in Europa e forse nel mondo, basato sul giudizio soggettivo e assolutamente non imparziale di una serie di professori che, a seconda del momento e senza dover rendere conto a nessuno, decidono se tu passi l'esame o no”.
“A 29 sono vecchio, quasi fuoriluogo più che fuoricorso”
“Ho superato "solo" 16 esami. Fui rimandato un'unica volta, fisica al primo anno. Poi ogni volta che mi sono seduto ho sempre superato i vari esami. Ma ne mancano una marea, e a 29 anni non vedo la fine. Mesi spesi a rimandare, procrastinare, idealizzare, a deprimermi, a dormire troppo. Sono fuorisede, sono mantenuto e ogni mese ricevere quei soldi è un pugno nello stomaco. L'idea di studiare la medicina, di raggiungere un determinato livello di conoscenza mi affascina e mi attrae ancora. Ogni esame l'ho affrontato rispettandolo. Ma resomi conto di come funziona il sistema dei pappagalli, mi sento un illuso e un corpo estraneo. Prendo ancora l'antidepre e ho iniziato da poco un percorso con uno psicologo. A 29 sono vecchio, quasi fuoriluogo più che fuoricorso”.
“Ho scritto queste righe non so bene perché, forse per sentirmi dire che non fa per me, forse per sentirmi dire di non mollare. Ma so che non farà la differenza. Forse avevo voglia di buttar giù due righe ed aprirmi”.