
Nonostante la studentessa avesse fatto presente di essere una malata oncologica e invalida incivile al 100% - e di non poter consumare il pasto all'aperto per motivi di salute – il personale di servizio non ha voluto saperne niente e ha cacciato la ragazza minacciando di chiamare i Carabinieri.
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Gli studenti chiedono un incontro con i vertici dell'università
Il personale di portineria si difende affermando di aver semplicemente applicato il regolamento, e nemmeno l'evidente stato di salute della ragazza ha convinto i collaboratori a chiudere un occhio. “Quanto successo ieri è di una gravità inaudita e dimostra un’insensibilità che non ci aspettavamo” - spiega Alessandro Miceli, segretario del Coordinamento per il diritto allo studio-Udu, a “Il Giorno”. ”Da due anni chiediamo al rettore di trovare una soluzione per coloro che decidono di consumare la 'schiscetta'. Speravamo che, almeno per i casi più gravi, il buonsenso spingesse a trovare una soluzione. Così non è” ha aggiunto Miceli.Quanto accaduto è molto grave secondo gli studenti e annunciano battaglia: ”Ci chiediamo chi abbia preso la decisione di allontanare la studentessa. Il rettore o il dirigente sono stati informati? Per quale motivo l'ateneo non ha ancora dato indicazioni chiare sul consumo dei pasti, manco per le persone fragili? Senz'altro, questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. Grazie alla segnalazione della studentessa è intervenuto anche il Servizio assistenza ed integrazione studenti disabili, anche se in ritardo. Nella mattina di oggi è stato convocato un presidio degli studenti sotto il rettorato con lo scopo di avere un colloquio con i vertici dell'università.