
Non è mai troppo tardi per laurearsi: ad insegnarcelo è Andrea, l’ottantenne padovano che si è iscritto all’università dopo la pensione. Classe 1939, ex sindacalista e con una passione per la storia internazionale.
Dopo aver finito la sua collaborazione con il sindacato si è posto la stessa domanda che si fa un giovane uscendo dalle superiori: “Cosa voglio fare da grande?”.
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Perché laurearsi a 80 anni
Diplomato nel ‘57 in radiotecnica con specializzazione in “televisione”, negli anni ha ricoperto anche la carica pubblica di consigliere comunale. L'esperienza più lunga è stata, però, quella di sindacalista nella Cgil.“All’inizio gli studenti erano stupiti nel vedere un anziano fra i banchi della Facoltà. Poi abbiamo cominciato a socializzare e alla fine sono diventato loro amico”, dice così Andrea Cestonaro raccontando la pazza idea di iscriversi all’università alla veneranda età di 80 anni.
Da sempre appassionato lettore di libri, saggi e documenti storici, ha svolto attività politica costante. Ha sempre seguito tutti i corsi e non ha mai saltato una sessione d’esame per laurearsi in tempo con votazione 102 su 110.
Fonte foto: Fanpage.it
Gli anni universitari
Si è presentato alla discussione con una media del 27 e ha rivelato che “poteva essere più alta se non fosse stato per i primi esami di diritto”. Da grande amante della storia ha preso 30 e lode in Storia contemporanea, 30 in Storia Internazionale e in Storia dell’organizzazione internazionale e un altro 30 in filosofia politica. Ha discusso una tesi incentrata sulla CGIL durante la fase del disarmo: scelta non banale visto il suo passato da segretario della Camera del lavoro della sua città, Vicenza, e da segretario dello Spi Cgil di Vicenza.Paolo Ferrara