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Si laurea in Ingegneria e discute la tesi "con gli occhi" articolo

Si è laureato in Ingegneria elettronica, Cristian Martis, discutendo una tesi che analizza i sistemi più innovativi per migliorare la vita delle persone affette da disabilità. Cristian è un giovane che soffre di distonia, malattia rara che, purtroppo, gli impedisce di camminare e di parlare.

Nonostante questo, ha realizzato il suo sogno ed è ora un ingegnere elettronico: la discussione della tesi si è svolta il 27 novembre all'Università di Cagliari. Cristian ha presentato il suo lavoro tramite sintetizzatore vocale.

La tecnologia per una vita migliore

E nella sua tesi di laurea, Cristian ha affrontato un tema davvero importante, i “Sistemi domotici come ausili alla persona”. Nel suo lavoro, l'ormai ex studente ha individuato le esigenze delle persone diversamente abili, per poi trattare delle tecnologie (già in uso o che potrebbero essere utilizzate) come supporto alla disabilità anche in ambito domestico. "Esistono degli ausili - spiega Cristian - che, a seconda della disabilità, permettono di svolgere una vita più autonoma. Tuttavia, il sistema domotico, essendo molto costoso, possono permetterselo in pochi, e noi disabili siamo ulteriormente svantaggiati: esistono dei progetti ma chi vuole usufruirne deve anticipare i soldi per poi rivederli chissà quando. Purtroppo in Sardegna, e in tutta Italia, non esiste ancora la cultura della disabilità, e spesso non ci sono quelle agevolazioni e quei supporti di cui necessitiamo".

I ringraziamenti

Nella sua tesi i ringraziamenti sono per la famiglia, ma anche per l'università e i suoi compagni di studi: "In particolare a mia madre" - scrive Martis - "che con gran sacrificio mi ha permesso di arrivare alla laurea. Ma anche ai colleghi che in questi lunghi anni mi hanno supportato, a tutti i tutor per la loro disponibilità, ai docenti per essermi venuti incontro nonostante le mie assenze periodiche per ricoveri all'estero, in particolare il mio relatore, il professore Elio Usai. Infine un ringraziamento anche a Lorenzo Abis, uno studente grazie al quale son riuscito a preparare per tempo la tesi".