Obbligo vaccino a docenti e studenti, è legale?

Nel Consiglio dei Ministri che dovrebbe tenersi oggi, il Governo sarà chiamato a prendere nuovi provvedimenti per far fronte alla preoccupante diffusione della variante Delta.
Tra le varie possibili proposte che nelle prossime ore saranno vagliate dai Ministri, in questi giorni ha suscitato forti polemiche e accese discussioni quella relativa all’obbligo di vaccinazione per studenti e docenti, proprio per assicurare una ripartenza sicura e in presenza, da settembre, per l’avvio del nuovo anno scolastico.
L’obiettivo primario del Ministero dell’Istruzione, come ribadito in più occasioni dal Ministro Bianchi, è infatti quello di riportare tutte le comunità scolastiche alla didattica in presenza, necessaria per recuperare sia l’assetto tradizionale dell’istruzione sia la dimensione della socialità fortemente compromessa dalla pandemia.

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Obbligare alla vaccinazione è un atto legittimo: ecco cosa stabilisce la Costituzione

Ma la priorità di tornare a scuola è concretamente attuabile o è l'ennesimo miraggio? Sicuramente il Governo e il Cts concordano sulla necessità assoluta che il primo passo per garantire un rientro in sicurezza nei locali scolastici è chiaramente una copertura vaccinale totale per tutti i membri delle comunità scolastiche, dal personale agli studenti stessi.
Ma è legale obbligare i cittadini a ricorrere al vaccino anche contro la propria volontà o si tratta di un atto coercitivo che limita la libertà personale? Per rispondere al dubbio sulla liceità o meno di tale misura è intervenuto Giovanni Maria Flick, Presidente emerito della Corte Costituzionale, che, in base alla sua interpretazione della Costituzione, ha dichiarato legittima una disposizione di questo tipo. Tgcom 24 riporta infatti le parole di Flick secondo cui l’obbligo per i cittadini di sottoporsi alla vaccinazione è un provvedimento assolutamente costituzionale poiché “lo Stato può introdurlo legittimamente alla luce dell'articolo 16 e 32 della Costituzione”.
I due articoli citati riguardano la salvaguardia della salute pubblica che si può concretizzare sia nella limitazione della libertà di circolazione sul territorio nazionale sia nell’adozione di misure finalizzate alla tutela del diritto alla salute collettiva, come appunto, in questo caso, l'obbligo delle vaccinazioni.
Per questo motivo, ricorrere ad un provvedimento di questo tipo, sebbene drastico, non può essere considerato un atto contrario alle leggi e ai principi fondamentali stabiliti dalla Costituzione italiana.

Le polemiche sull’obbligo dei vaccini e la posizione del Ministro Bianchi

Il dibattito sull’obbligo dei vaccini per le comunità scolastiche ha suscitato polemiche molto accese che si sono tradotte in schieramenti opposti da parte dei vari partiti di Governo.
Mentre il Pd si è mostrato favorevole ad un tale provvedimento, la Lega di Salvini ha manifestato il proprio assoluto dissenso ad approvare una simile disposizione.
È Tgcom 24 a citare le parole del leader della Lega che nelle sue dichiarazioni ha evidenziato la sua personale idea sull’inconciliabilità dell’obbligo dei vaccini in un Paese democratico: “Parlare di obbligo per studenti di 13 o 14 anni o per gli insegnanti non fa parte del mio modo di pensare un Paese libero”.
Sulla questione è rimasto invece imparziale il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che non ha preso una posizione netta ma si è limitato a rimandare qualsiasi decisione in merito in sede di Consiglio dei Ministri, ribadendo comunque che la responsabilità di un provvedimento di questo tipo sarà in ogni caso collegiale.