Lucilla Tomassi
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L'università di Cambridge ha istituito un gruppo per indagare su una questione decisamente delicata: all'interno di uno dei campus più prestigiosi del mondo, negli ultimi quattro mesi si sono verificati ben cinque suicidi.
Le morti sono avvenute una a marzo, tre a maggio e una a giugno. Solo uno dei decessi è stato accertato come suicidio dal medico legale, mentre gli altri al momento sono trattati come sospetti tali. Da poco, inoltre, è stato rinvenuto un quinto caso, che però è ancora oggetto di revisione.

"Siamo scioccati": l'Università apre un'indagine sui suicidi nel campus

"Siamo scioccati e profondamente rattristati dalla tragica morte di cinque studenti dell'Università di Cambridge negli ultimi mesi. I nostri pensieri alle famiglie e agli amici dei ragazzi che sono morti

- ha dichiarato il professor Graham Virgo, vice rettore dell’ateneo per l’Istruzione, come riporta HuffingtonPost. - Voglio rassicurarvi sul fatto che l'università sta prendendo questi episodi estremamente sul serio ed è determinata a lavorare per aiutare a prevenire morti future".

L’università aveva scelto di non rendere noti i nomi degli studenti deceduti, tuttavia alcuni di essi sono comunque circolati sui media locali e internazionali. Tra i ragazzi deceduti, uno studente di 20 anni, al secondo anno all'Homerton College, morto a marzo, e una studentessa di 34 anni del primo anno di Scienze umane, sociali e politiche alla Hughes Hall, morta a maggio. Le indagini, come intuibile anche dai pochi dati noti riguardanti i giovani coinvolti, non hanno trovato collegamenti tra i decessi.

Cambridge metterà in campo azioni concrete in risposta ai suicidi

“Niente è più importante per l'università e i college della sicurezza dei nostri studenti. Ci impegniamo a fornire una serie completa di azioni progettate per aiutare a mantenere gli studenti al sicuro"

fa sapere l'Università inglese.

Le azioni che l'ateneo sarebbe pronto a intraprendere includerebbero maggiori investimenti nel servizio di consulenza universitaria, consulenti dedicati al benessere per consentire l'identificazione degli studenti in difficoltà e formazione sulla consapevolezza del suicidio per il personale in prima linea. "Purtroppo, in tutte le università qui nel Regno Unito e a livello internazionale, stiamo assistendo a un numero crescente di giovani che utilizzano servizi di consulenza e segnalano problemi di salute mentale" continua a dichiarare Cambridge.

"È sbagliato speculare sulle circostanze che circondano la morte di ogni studente, ma non dovremmo rifuggire dal fatto che c'è una crisi di salute mentale degli studenti a Cambridge" commenta il sindacato studentesco dell'Università di Cambridge, criticando il piano di prevenzione del suicidio dell'università e sostenendo che quest'ultimo era stato "diluito” negli ultimi anni.

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