
Il team, guidato da Alessandro Angelini, professore di Biochimica al dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi, ha sviluppato un metodo efficace per agire sull'urochinasi.
Si tratta di una molecola che ha il compito di dissolvere i coaguli nel sangue e che, in presenza di tumori, si comporta da vettore favorendo la diffusione delle cellule tumorali nell'organismo. L'invenzione dei ricercatori consiste in degli anticorpi miniaturizzati, denominati peptidi biciclici, in grado di agire in modo mirato sulle urochinasi (uPA).
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Gli anticorpi che combattono i tumori (e non solo)
Una ricerca innovativa sotto ogni punto di vista che è stata già messa a brevetto. In precedenza la scienza si era già mossa per tentare di limitare l'attività dell'urochinasi, ma gli inibitori finora sviluppati si presentavano con forti limitazioni e – in aggiunta – con diversi effetti collaterali. I peptidi biciclici sviluppati dal team del prof. Angelini agiscono invece in modo da incastrarsi con la molecola di urochinasi, poiché sono formati da una doppia catena ciclica di amminoacidi, attaccandola in maniera più mirata.La ricerca si è svolta in due fasi. Nella prima fase, di progettazione computazionale, sono state applicate metodologie avanzate di intelligenza artificiale per combinare gli incastri tra gli amminoacidi e le componenti dell'uPA: sono state migliaia le configurazioni create prima di arrivare a scegliere le più efficaci. Nella seconda fase si è passati alle prove sperimentali, cioè alla sintesi chimica delle molecole e successiva determinazione della struttura tridimensionale: i peptidi sono stati cristallizzati per fotografarne la struttura molecolare e testarne l’interazione con la molecola dell'Urochinasi. Alla fine il risultato è stato strabiliante: i peptidi biciclici si distinguono per elevata potenza, selettività, stabilità e capacità di penetrazione dei tessuti. Un nuovo strumento per combattere i tumori e non solo: questi anticorpi sono in grado di combattere anche le patologie infiammatorie, come l'artrite reumatoide.